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«Oliverio deve fermare il dg dell'Asp di Reggio»

di Giuseppe Martorano*

Pubblicato il: 07/05/2018 – 10:56
«Oliverio deve fermare il dg dell'Asp di Reggio»

A circa un anno dalla nomina come direttore generale di Giacomino Brancati, l’Asp di Reggio Calabria versa in una condizione generale disastrosa. A nulla sono valsi tutti i tentativi di dialogo, i richiami alla legalità e alla trasparenza, le denunce pubbliche e gli ammonimenti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: l’Asp di Reggio Calabria è la peggiore d’Italia. Non si è fermata l’emorragia economica, più volte denunciata, che passa anche attraverso il ricorso continuo e sistematico ai commissari ad acta; non sono state risolte le carenze di personale, aggravate anche dal pensionamento di molti dirigenti impegnati in uffici sensibili; si è provveduto a nominare un direttore amministrativo, nella persona di Elisabetta Tripodi, nonostante gli evidenti impedimenti di carattere legislativo e di opportunità. La lista potrebbe essere lunga. La nostra organizzazione sindacale ha segnalato le irregolarità, richiamato gli organismi di controllo interni ed esterni (il responsabile della trasparenza aziendale avvocato Giuseppe Latella e l’Anac), investito la Procura della Repubblica nei casi di palese violazione delle norme e dei regolamenti; abbiamo chiesto al prefetto di Reggio Calabria di intervenire perché si aprisse un dialogo con l’amministrazione che si è sottratta all’incontro mandando solo un funzionario a tentare di rispondere ai tanti quesiti che abbiamo posto; siamo arrivati a denunciare alla Procura della Repubblica il commissario Scura per le responsabilità nel fallimento del suo operato rispetto all’incarico ricevuto dal governo.
Oggi, con questa lettera aperta, siamo a chiedere al presidente della Regione Oliverio di farsi carico delle sue responsabilità, che sono rintracciabili nel garantire politicamente l’operato negligente, insipiente e inconcludente del direttore generale Giacomino Brancati, peraltro già messo alla prova come commissario e in seguito, senza che nulla avesse fatto per risolvere i tanti problemi dell’Azienda, addirittura “promosso” a direttore generale. E mentre l’Azienda muore, incapace di garantire non solo i diritti dei propri dipendenti (buoni pasto, indennità etc), ma soprattutto di assicurare livelli di assistenza accettabili ai cittadini, i vertici aziendali continuano a produrre atti illegittimi, come l’ultima delibera del 26 aprile n. 430 con cui si attribuisce un incarico di direttore struttura complessa Gestione risorse economico finanziarie, ex art. 15 septies, comma 2, Dlgs 502/92, in barba al combinato disposto del Dlgs 75/2017 e della L. 189/2012: incarico per altro attribuito a Giuseppe Corea, figlio d’arte, ma senza i titoli necessari come ben si evince dal punteggio attribuito. Anche di questa delibera abbiamo chiesto revoca, anche perché viziata ab origine dalla sottoscrizione della dottoressa Elisabetta Tripodi che continua a esercitare funzioni illegittime ai sensi della L. 39/2013.
Presidente Oliverio, non si può più attendere oltre, lei deve fare quanto possibile per arrestare l’operato nefasto e censurare la condotta irresponsabile dei vertici dell’Asp di Reggio Calabria che dipendono dalla sua nomina; deve farlo anche con il conforto di tutta la classe politica reggina a vario titolo impegnata in incarichi regionali o nazionali che non può continuare a nascondere la testa sotto la sabbia di fronte a questa emergenza economica e sociale.

*Segretario generale Federazione italiana lavoratori

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