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«La nuova 106 è un mostro di cemento»

di Rete Raspa*

Pubblicato il: 08/05/2018 – 22:37
«La nuova 106 è un mostro di cemento»

Mercoledì, 9 maggio 2018, alle 12 e 30, presso la Sala Convegni del Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, l’amministratore delegato di Anas, Gianni Vittorio Armani, e il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, terranno l’ennesimo teatrino dei miracoli inutili: la presentazione della “Nuova 106 Jonica” e dell’avvio delle attività del III Macrolotto Sibari-Roseto Capo Spulico.
In realtà, ciò che illustreranno non ha proprio nulla di nuovo e siamo sicuri che i due relatori faranno ricorso alla più stucchevole e menzognera retorica paternalistica e falsamente “progressista”: l’opera sarà un’opportunità di lavoro per tutti e toglierà dall’isolamento geografico e sociale un intero territorio che finalmente potrà ottenere benefici in termini turistici e commerciali. A questo progetto e a tutte le motivazioni addotte per valorizzarlo, noi cittadini dell’alto Ionio cosentino continuiamo a opporci.
Sebbene sappiamo quanto il progetto sia scadente e ambiguo sul piano tecnico e per tutto ciò che attiene a impatto ambientale e sostenibilità economica (su questi aspetti sono stati allestiti ricorsi, osservazioni e incontri), osteggiamo quest’opera indecente per la falsa idea di sviluppo che porta con sé e per l’estromissione dai processi decisionali delle volontà territoriali, ormai escluse dalla possibilità di autodeterminare il proprio futuro.
Non ci serve un mostro di cemento e asfalto che distruggerà permanentemente l’ambiente e il paesaggio e che calpesterà ben 500 ettari di terreno già coltivato e produttivo. Non ci serve un’opera che, visto l’iter interminabile che sta seguendo e le perplessità che ha suscitato in quasi tutte le istituzioni di controllo, rischia di rimanere incompleta. Non ci serve lavoro a orologeria e concesso come merce di scambio e di ricatto sociale per poter accettare i danni permanenti conseguenti alla realizzazione della strada. Non ci serve pagare 38 km di strada 1.400.000.000 di euro e dimenticare che basterebbe una cifra molto meno ingente per rinnovare la mobilità di tutta la fascia ionica.
Sappiamo bene cosa serve all’alto Ionio: serve una strada sicura (sin da subito), una strada che venga raddoppiata, laddove possibile, lungo il tracciato esistente, permettendo di non sabotare evidenze e pregi naturalistici e culturali; serve manutenzione (e in alcuni casi ripristino) della viabilità interna e rurale; serve sviluppare intermodalità dei trasporti e quindi strade interconnesse e pensate assieme a ferrovie, porti e aeroporti; serve lavoro stabile e legato a progettualità che inseguono le reali vocazioni agricole, turistico-commerciali e culturali del nostro territorio.
Invitiamo tutta la cittadinanza, tutte le associazioni e i comitati di cittadini, i sindacati e le organizzazioni politiche, tutte le realtà in lotta e attente alla difesa del territorio e ai diritti dei cittadini a mobilitarsi per esprimere il più grande e sonoro dissenso in occasione di questa presentazione-truffa. L’appuntamento è per mercoledì 9 maggio 2018, alle 12, presso il Museo nazionale archeologico della Sibaritide. Si invitano i partecipanti a portare striscioni, cartelli, bandiere e tutto ciò che può sembrare utile a far capire le rispettive rappresentanze.
Al momento hanno aderito all’appello:
Altra Calabria
Associazione Culturale “Francesco Vuodo” − Alessandria del Carretto
Associazione di Promozione Sociale Ecobaleno − Roma
Coldiretti – Cosenza
Comitato Cittadini Alto Ionio
Comitato Italiano Utenti delle Ferrovie Regionali (CIUFER) − Calabria
Comitato Stop Incendi Calabria
Confederazione USB − Unione Sindacale di Base − Cosenza
C.S.O.A. Rialzo − Cosenza
Forum Ambientalista Calabria
Italia Nostra − Trebisacce
Laboratorio di Urbanistica e Architettura
Le Lampare Basso Ionio cosentino
Solidarietà e Partecipazione – Castrovillari
Movimento 5 Stelle − Italia
Potere al Popolo − Italia
Rifondazione Comunista − Italia
Sinistra Italiana − Calabria
Orestes Accio, tecnico
Rosanna Anele, presidente Laboratorio di Urbanistica e Architettura
Rinaldo Chidichimo, avvocato
Franca Franco, architetto
Domenico Gattuso, professore ordinario di ingegneria dei trasporti dell’Università di Reggio Calabria, esperto di pianificazione dei trasporti e presidente CIUFER
Ferdinando Laghi, vicepresidente di I.S.D.E. Italia e futuro presidente di I.S.D.E. International
Mario Pisani, direttore di «Abitare la Terra. Rivista di Geoarchitettura», collaboratore di «Landscape» e di «Edilizia e Territorio»

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