Riceviamo e pubblichiamo una nota del sindaco di Acquaro Giuseppe Barilaro, indagato – insieme al governatore Oliverio e altre quattro persone (qui la notizia) – per le procedure seguite riguardo al suo comando dal Comune di Francica a Calabria Verde:
In relazione all’avviso di conclusione delle indagini, notificatomi in data 07.05.2018 dagli agenti della Guardia di Finanza, mi preme evidenziare quanto appresso.
Innanzitutto, con riguardo alla natura dell’atto processuale notificatomi, osservo che si tratta di un’informazione di garanzia con la quale vengo a conoscenza dell’esistenza di un’indagine nei miei confronti e che, come tale, contiene una prospettazione unilaterale della vicenda.
Pertanto, intendo chiedere, il prima possibile, ma solo dopo aver avuto accesso al fascicolo processuale, di essere sentito dall’Ufficio di Procura procedente al fine di chiarire la mia totale estraneità all’ipotesi di reato formulata a mio carico.
Nel merito della vicenda posso, sin da subito, affermare che l’iter amministrativo che ha portato al mio “comando” presso l’Azienda Calabria Verde si è svolto nel pieno rispetto della legge. A tal proposito, ho fatto richiesta di essere utilizzato in posizione di comando presso l’Azienda Calabria Verde direttamente agli organi dirigenziali preposti, senza mai richiedere l’intervento o l’aiuto di altri che non ne avrebbero evidentemente avuto le competenze.
Il comando è stato autorizzato, sempre secondo la legge, in forza dell’ausilio che la mia esperienza amministrativa avrebbe potuto apportare alla gestione dell’Azienda.
Nei periodi in cui ho prestato la mia attività lavorativa per l’Azienda Calabria Verde (consistente in 18 ore settimanali, come da contratto presso l’ente di provenienza) ho percepito la stessa identica retribuzione che avrei ricevuto dal Comune di Francica. Non c’è mai stato il riconoscimento di alcuna posizione organizzativa o altro che potesse comportare un benché minimo riconoscimento economico aggiuntivo da parte dell’azienda Calabria Verde.
Non ho mai richiesto, segnando quasi certamente una eccezione unica, alcun rimborso per le spese di viaggio sostenute nei tantissimi trasferimenti, con la mia auto, dalla sede dell’Azienda di Mongiana alla sede di Catanzaro dove mi recavo quasi settimanalmente per motivi di lavoro.
Non esiste una transazione finanziaria di un solo euro tra la tesoreria di Calabria Verde e il mio conto corrente bancario.
Voglio precisare, da ultimo, che il mio rapporto di collaborazione con l’ente Calabria Verde si è interrotto, per mia espressa volontà, con largo anticipo rispetto alla scadenza, avendo io rinunciato al “comando” e tornato in servizio presso il Comune di Francica. Ciò, nonostante fossero intervenute due ulteriori proroghe del “comando”, rispettivamente di sei e quattro mesi, questa volta a firma del generale Mariggiò, nominato commissario dell’Azienda Calabria Verde a seguito della vicenda processuale che aveva visto coinvolto l’allora direttore generale Paolo Furgiuele.
Al contempo, osservo che, contrariamente a quanto di consuetudine avviene all’interno della pubblica amministrazione, in cui l’istituto del “comando” si conclude con il trasferimento definitivo del dipendente presso l’Ente utilizzatore, nel caso di specie il comando si è concluso con il mio rientro presso l’ente di appartenenza (Comune di Francica).
Ciò ad ulteriore dimostrazione che la mia attività lavorativa presso l’Azienda Calabria Verde fosse sganciata da qualsivoglia forma di cointeressenza politica o economica.
Questi i fatti.
Confido nell’operato della Magistratura, alla quale offrirò tutta la mia collaborazione, nel rispetto dei ruoli e delle parti, affinché la mia posizione venga chiarita al più presto e la giustizia faccia il suo corso.
Giuseppe Barilaro
Sindaco di Acquaro
x
x