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La Cedrata “calabrese” compie 225 anni

Uno dei simboli del Made in Italy viene prodotto solo con materie prime che arrivano dalla nostra regione. La produzione della bevanda cambia pelle e sposa l’automazione

Pubblicato il: 09/05/2018 – 18:30
La Cedrata “calabrese” compie 225 anni

MILANO Dal Lago di Garda alla Corea del Sud. È il percorso della Cedrata Tassoni, prodotta dal 1956 a Salò (Brescia), come alternativa italiana alle bollicine americane. Oggi è un simbolo del Made in Italy ed è esportata in tutto il mondo. Dopo 225 anni di attività, però, Cedral Tassoni, nata come spezieria nel 1793, volta pagina e sposa l’automazione, affiancando i robot ai 26 dipendenti che ancora oggi rispettano un’antica ricetta per estrarre l’essenza aromatica dalla buccia dei cedri. Lo annuncia l’amministratore delegato Elio Accardo che spiega come l’azienda ha investito «circa 800 mila euro per linee ad altissima automazione per un miglioramento importante sulla produzione giornaliera e un migliore impiego del personale produttivo, anche considerando che già nel 2017 abbiamo dovuto frenare gli ordini perché la linea esistente non ci consentiva di soddisfarli». Originariamente i cedri erano coltivati nella Riviera Gardesana, ora invece arrivano dalla Calabria e sono della varietà “diamante”. Tutto comincia in novembre, con l’asportazione – ora meccanizzata – del flavedo, la parte superficiale della scorza. Segue la macerazione in soluzione idroalcolica e la successiva estrazione degli oli essenziali. L’aroma idroalcolico viene poi distillato a vapore, con un alambicco in rame del 1936, mentre la polpa dei cedri, intatta, ritorna in Calabria per essere trasformata in canditi. «Produciamo 22 milioni di bottiglie di bibite di soda all’anno – spiega Accardo – con ingredienti tutti italiani ad eccezione del quassio, che viene dal Sudamerica e che utilizziamo al posto del chinino per la nostra Tonica Superfine». 
Nel corso degli anni infatti la gamma si è ampliata dalla storica cedrata all’acqua tonica, affiancate poi da Fior di Sambuco, pianta presente in tutto il territorio nazionale, e Mirto in Fiore, direttamente dalla Sardegna. A giorni invece è in arrivo Pescamara, secondo una «tradizionale ricetta piemontese – racconta Accardo – la pesca ripiena con mandorle». 
Tassoni produce anche sciroppi e liquori ai gusti di cedro, anice, erbe, sambuca e menta. Il 2017 si è chiuso con 9,7 milioni di fatturato (+25%), ma la presidente Michela Redini esclude la quotazione in Borsa. Per festeggiare gli oltre 2 secoli di vita, invece, è in arrivo un prodotto completamente nuovo, il profumo Tassoni 225, con un ingrediente antico: il cedro.

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