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Maltrattamenti in famiglia, arrestati due rumeni

Gli episodi a Carlopoli e Martirano Lombardo, nel Catanzarese. Ad avvertire i carabinieri le due donne

Pubblicato il: 09/05/2018 – 17:14
Maltrattamenti in famiglia, arrestati due rumeni

Lo scorso venerdì 4 maggio, i carabinieri delle Stazioni di Carlopoli e Martirano Lombardo hanno arrestato nella flagranza del reato di “maltrattamenti contro familiari e conviventi” (ex art. 572 c.p.), due cittadini romeni A. I. e F. S., rispettivamente di 31 e 36 anni, entrambi censurati. Erano le 21 circa quando giungeva, in due distinte occasioni, chiamata al 112 da parte di due donne che, impaurite e in lacrime, dai comportamenti dei loro mariti conviventi, chiedevano aiuto ai carabinieri. Immediatamente le pattuglie delle Stazioni carabinieri di Carlopoli e Martirano Lombardo giungevano presso le rispettive abitazioni ove constatavano uno scenario alquanto triste: ambienti a soqquadro e le donne vittime delle violenze subite in pianto, con evidenti ecchimosi sul viso, abbracciate ai loro rispettivi bimbi, rispettivamente di soli 7 mesi e 2 anni; i mariti invece in evidente stato di alterazione psicofisica, per eccesso di sostanze alcoliche che ponevano in essere minacce ed insulti, anche in presenza dei militari intervenuti, nei confronti delle mogli conviventi. Il tempestivo intervento dei militari dell’Arma ha consentito di bloccare i predetti rumeni, soggetti ancora più pericolosi, soprattutto se sotto i fumi dell’alcol, evitando pertanto ulteriori conseguenze. Le violenze, i soprusi e le continue minacce, anche di morte non sono stati più sostenibili per le due giovani donne, che proprio questa volta hanno chiesto giustizia denunciando i fatti. Le due signore, tranquillizzate dalla presenza dei carabinieri, sono state accompagnate al Pronto soccorso del Presidio ospedaliero di Soveria Mannelli e dimessi con pochi giorni di prognosi. Le stesse sono state indirizzate presso il Centro antiviolenza di Lamezia Terme per intraprendere il percorso contro la violenza di genere. I due soggetti, dopo essere dichiarati in stato di arresto in flagranza di reato e, dopo le formalità di rito, sono stati trattenuti presse la camere di sicurezza dell’Arma, in attesa del giudizio direttissimo, come disposto dal Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Lamezia terme. Stante i gravi indizi di colpevolezza derivanti anche dalla condotta minacciosa ed aggressiva, sussistenti le esigenze cautelari in ragione della personalità dei soggetti, della gravità dei fatti e del pericolo di recidiva, il Tribunale di Lamezia Terme, ha convalidato l’arresto disponendo, altresì, per entrambi l’immediata traduzione presso la Casa circondariale di Catanzaro – Siano.

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