All’anonimo dirigente del Pd, quello dello slogan «cane non mangia cane», rispondiamo come sempre che, a differenza del suo partito, che ha fatto campagne mediatiche di inciviltà inseguendo gli avvisi di garanzia altrui senza pensare ai propri, rispondiamo che la nostra ferma opposizione è all’inconcludenza generale del suo partito, della giunta, di un consiglio regionale ostaggio dei tempi del presidente Oliverio che ha bloccato la Calabria.
Su Calabria Verde è pronto il nostro ordine del giorno da discutere già domani nel prossimo consiglio per capire, così come già chiesto in commissione al generale Mariggiò, di cui stiamo apprezzando il lavoro, qual è il nuovo progetto industriale per questa azienda. Allo stesso modo chiediamo da tempo un progetto sul lavoro, sul turismo, sull’agricoltura bloccata.
Il giudizio negativo su Oliverio e sul suo non-governo non lo affideremo al dibattito, tanto caro alla sinistra, sugli avvisi di garanzia che sono il boomerang per quelli come loro che li hanno agognati e utilizzati contro gli avversari.
Il giudizio generale dei calabresi non sarà mutuato dalle azioni autorevoli e legittime della procura che fa come sempre il proprio lavoro e che va rispettato e che non abbiamo mai amato commentare o utilizzare.
*Consigliere regionale
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