REGGIO CALABRIA Con la seduta inaugurale, che si è tenuta questa mattina nella sala “Acri” di palazzo Tommaso Campanella, si è insediato l’Osservatorio regionale sulla violenza di genere, istituito con la legge regionale 38/2016. La normativa (approvata unanimemente dall’Aula in un momento storico contrassegnato da numerose e gravi vicende di cronaca che, in Calabria, hanno avuto come vittime donne) ha avuto come primo proponente il presidente del consiglio regionale Nicola Irto, che stamani ha aperto i lavori del nuovo organismo. Quest’ultimo è composto, oltre che da tre membri di diritto (presidente della Crpo, consigliera di parità e rappresentante del dipartimento regionale Tutela della Salute), da cinque esperti e dieci rappresentanti di associazioni attive nella materia del contrasto alla violenza di genere, che sono stati individuati attraverso un avviso pubblico.
Avviando la seduta, il presidente Irto ha affermato: «Quella di oggi è una giornata importante per la Calabria, che con la legge istitutiva dell’Osservatorio ha colmato un gap del passato e adesso, con l’entrata a regime del nuovo organismo, si pone in una posizione più avanzata a livello nazionale. L’Osservatorio, che non ha alcun costo per la collettività – ha rilevato Irto – esercita funzioni diverse rispetto alla Commissione regionale per le pari opportunità e coopererà con quest’ultima, sia per monitorare i fenomeni legati alla violenza di genere, sia per promuovere iniziative concrete. Mi aspetto un approccio operativo, così come ci chiedono i cittadini, e una puntuale misurazione dei risultati. La Calabria è stata teatro di vicende orribili – ha ricordato ancora Nicola Irto – che hanno avuto come vittime le donne, ma è anche luogo nel quale esistono esempi di straordinario coraggio al femminile, come quello di Giuditta Levato. Auspico un costante raccordo con il mondo della scuola perché questa battaglia – ha concluso il presidente del Consiglio regionale – passa dalla diffusione di una cultura del rispetto di genere e dal ripudio di ogni forma di violenza o sopruso».
A far parte dell’organismo, che dunque sarà chiamato a svolgere funzioni diverse ma connesse e integrate con quelle della Crpo, sono stati chiamati cinque esperti di comprovata esperienza nel settore: Mario Nasone (coordinatore), Antonietta Accoti, Catiuscia Mazza, Clelia Bruzzì e Giuseppe Callà. Per conto delle associazioni di settore, sono stati designati a componenti dell’Osservatorio: Jessica Tassone (associazione Domino), Roberta Attanasio (Centro ‘Roberta Lanzino’), Laura Amodeo (Laboratorio da Sud-Per il cambiamento), Pasqualina Federico (Noemi – Soc. cooperativa sociale srl), Isolina Mantelli (Centro calabrese di solidarietà), Maria Stella Ciarletta (Associazione WWW – What Women Want), Concetta Grosso (Cif Cosenza), Monica Riccio (Fondazione “Città solidale” Onlus), Paola Cammareri (Associazione “Filo Rosa”), Giovanna Cusumano (Camera nazionale avvocati per la famiglia e i minorenni).
x
x