Ultimo aggiornamento alle 22:10
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Discarica di Celico, il M5S in Procura: «Contaminazione grave»

I parlamentari pentastellati hanno presentato un esposto al procuratore capo di Cosenza sulla situazione dell’impianto di contrada San Nicola: «Bisogna accertare eventuali reati»

Pubblicato il: 10/05/2018 – 14:01
Discarica di Celico, il M5S in Procura: «Contaminazione grave»

CELICO Il Movimento 5 Stelle ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Cosenza, a firma di 13 parlamentari di Camera, Senato e Parlamento europeo, sul caso della discarica di Celico. Lo annunciano, in una nota, i portavoce calabresi, che chiedono di fare chiarezza «sulla situazione drammatica in cui versa la discarica di contrada San Nicola e sulle eventuali irregolarità nelle procedure di autorizzazione e di bonifica della vecchia discarica chiusa nel 2003».
«Abbiamo ricostruito le tappe – si legge nella nota – che hanno portato alla realizzazione di una discarica nel cuore della Sila, in un bosco in Contrada San Nicola sulla cresta di una montagna, per capire come sia stato possibile che dal 1995 al 2003 si siano sversati ben 107mila metri cubi di rifiuti, invece dei previsti 78mila metri cubi e perché, nonostante l’accertato sversamento di percolato all’esterno di questa vecchia discarica, non sia mai stato predisposto un vero e proprio piano di caratterizzazione e di bonifica. I procedimenti amministrativi si sono avvicendati, poi, in maniera disordinata, tra autorizzazioni concesse e poi negate e poi concesse nuovamente, tra pareri negativi, prontamente superati, e mancata considerazione di vincoli e prescrizioni». «L’emergenza rifiuti, ormai cronica, in cui versa la regione Calabria – affermano i parlamentari pentastellati – ha fatto il resto e ai cittadini di Celico e dei paesi confinanti non è restata che la protesta, purtroppo ad oggi inascoltata. Alla base dell’esposto ci sono le analisi chimiche che hanno evidenziato un inquinamento di metalli pesanti, nello specifico manganese e nichel, delle acque sotterranee nell’area circostante la discarica di San Nicola. Valori sopra soglia che avrebbero dovuto dar luogo immediatamente alle procedure di ripristino ambientale previste per legge. Ma invece nulla è stato fatto».
«La politica – concludono i 5 Stelle – è rimasta a guardare, mentre associazioni e comitati denunciavano le condizioni della discarica e mentre i cittadini soffrivano per gli odori nauseabondi e temendo per la propria salute. Adesso vogliamo che si faccia piena luce riguardo al preoccupante inquinamento della falda e che si capisca come si sia potuto arrivare a queste condizioni, insopportabili e lesive della qualità della vita degli abitanti dei comuni vicini alla discarica».

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x