REGGIO CALABRIA Sicuramente «non cambierà le sorti di questa regione», ma per la Calabria è una piccola rivoluzione. I vitalizi degli ex consiglieri non sono più intangibili. Nella roccaforte dei privilegi della classe dirigente calabrese si è aperta una prima breccia.
Fino alla fine del 2019, i vitalizi saranno sottoposti a una sorta di sottrazione forzosa che, comunemente e paradossalmente, viene sempre appellata come “contributo di solidarietà”. Il Consiglio ha approvato la legge che la istituisce con un voto all’unanimità. Non è l’unica novità: il testo introduce anche l’abolizione dell’adeguamento Istat delle pensioni speciali. Secondo i calcoli dell’ufficio di presidenza di Palazzo Campanella, il solo contributo di solidarietà determinerà un risparmio complessivo di 1,2 milioni. Non sono certo bruscolini.
«Questa legge – ha sottolineato il presidente del Consiglio Nicola Irto, primo firmatario del testo sottoscritto da tutti i capigruppo – non cambierà le sorti di questa regione, ma dà una prima risposta di cambiamento. Ho sempre scelto il profilo basso e istituzionale. Coerente con questo approccio, affermo che questo provvedimento è un ulteriore passo nella direzione della sobrietà, della dimensione etica e della sintonia con i cittadini da parte della politica».
Secondo il capogruppo del Pd, Sebi Romeo, la nuova norma «consente alla Calabria e al consiglio regionale di intervenire in maniera tecnicamente adeguata su una questione che ha un forte risalto mediatico e ci permette di dare una risposta seria. Si tratta di una legge che qualifica l’intera legislatura».
Giuseppe Giudiceandrea (Dp), dopo aver ribadito la bontà del testo, si è detto certo di «portare a termine» anche la legge, a sua firma, per l’abolizione dei vitalizi e l’introduzione del sistema contributivo.
Per Alessandro Nicolò (FdI), «il problema va affrontato rispetto agli sprechi in un settore in cui va fatto ordine, ma il legislatore deve considerare anche la possibilità di consentire ai cittadini di essere rappresentati».
Sulla stessa lunghezza d’onda Mimmo Tallini (Fi), convinto che «con l’antipolitica si fa il gioco di chi cavalca l’antipolitica. Senza i vitalizi la democrazia si trasformerebbe in una plutocrazia, perché potrebbe farla soltanto chi ha i soldi».
Gianluca Gallo (Cdl), dopo aver ribadito l’impossibilità costituzionale di abolire i vitalizi degli ex consiglieri, ha chiarito che «se il contributivo porterà ad aumento dei costi, io mi dichiarerò contrario». Orlandino Greco (Dp) ha riservato una stoccata ai consiglieri regionali della scorsa legislatura, «che hanno abolito i vitalizi dimenticando di togliere i loro».
Non sarà questa nuova legge a risollevare la Calabria, ma qualcosa, dopo tanto tempo, inizia a cambiare.
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it
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