VIBO VALENTIA Pomeriggio di sangue tra Limbadi e Nicotera, nel Vibonese. Ancora non è chiara la dinamica dei fatti, ma secondo una prima ricostruzione una persona avrebbe sparato prima contro un uomo e poi contro una donna a Nicotera, uccidendoli entrambi. Le vittime si chiamano Michele Valarioti, 67 anni, e Giuseppina Mollese. La donna, una 69enne, sarebbe stata colpita ad un polmone ed è deceduta dopo essere stata trasferita in codice rosso all’ospedale di Catanzaro.
L’autore è stato identificato in Francesco Olivieri, di 32 anni (nella foto, a sinistra). Non è stato ancora catturato – contrariamente a quanto si era appreso nel pomeriggio – ma le sue ricerche continuano incessantemente da parte delle forze dell’ordine. L’uomo sarebbe imparentato con alcuni esponenti della cosca Mancuso di Limbadi. Sarebbe un soggetto definito dagli inquirenti “problematico”. Oliveri è già noto alle forze dell’ordine. Nel 2015 era stato arrestato mentre stava innaffiando una piantagione di canapa indiana con 500 arbusti.
TRE SPARATORIE La stessa persona che ha sparato a Nicotera, una ventina di minuti prima, avrebbe esploso diversi colpi di fucile contro tre persone che si trovavano in un bar nella vicina Limbadi. In questo caso due delle vittime sarebbero state ferite una all’addome e l’altra alle gambe, mentre una terza sarebbe stata ferita di striscio a una tibia. Il primo danneggiamento, però, sarebbe avvenuto a Caroni, frazione di Limbadi, dove l’uomo avrebbe sparato contro l’auto di proprietà di un parente di una delle persone ferite nel bar, Pantaleone Timpano di 61 anni. Assieme a lui, sono stati colpiti all’interno dell’esercizio commerciale F. D. M., 58 anni e P. D’A. Questi ultimi rimasti miracolosamente illesi. Le due vittime e il 61enne ferito risulterebbero imparentate tra loro. Da quanto ricostruito dunque sarebbero tre le sparatorie avvenute in rapida successione.
LA FUGA Sui luoghi delle due sparatorie si sono recati i carabinieri del Nucleo investigativo di Vibo e della Compagnia di Tropea che si sono messi sulle tracce dell’autore dei due gravissimi fatti di sangue, che si è dato alla fuga a bordo di una Fiat Panda, che è stata poi trovata nelle campagne di Limbadi. Per rintracciare l’uomo due elicotteri si sono alzati in volo dalla sede del Gruppo operativo dei carabinieri di Vibo Valentia. Sulle tracce del fuggitivo si sono posti anche i “Cacciatori di Calabria”, gruppo speciale dei carabinieri.
DUE OMICIDI SULLO SFONDO Ci sarebbero anche due omicidi avvenuti nel 1997 sullo sfondo dei fatti di sangue registrati nel pomeriggio di venerdì tra Nicotera e Limbadi. Stando a una prima ricostruzione, infatti, pare che Ignazio Saccomanno, figlio di Giuseppina Mollese, la donna morta mentre si trovava in sala operatoria per le ferite riportate all’addome, sia stato ucciso diversi anni fa. A distanza di poco tempo da quel delitto sarebbe stato ucciso in un agguato anche Mario Oliveri, fratello del killer. Il giovane – all’epoca aveva 25 anni – era stato ucciso con alcuni colpi di pistola mentre era in auto. Gli investigatori sono al lavoro per accertare se tra i delitti di allora e quanto successo oggi vi possa essere un collegamento.
VERTICE IN PREFETTURA I gravi fatti di oggi sono stati al centro della Riunione tecnica della forze di polizia, convocata urgentemente dal Prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo, con la partecipazione del vertici provinciali delle forze dell’ordine, nel corso della quale è stato fatto un punto della situazione sulle indagini.
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