È polemica a Serra San Bruno, nel Vibonese, dopo che in un parco adiacente alla chiesetta dedicata a San Rocco (foto), all’ingresso della cittadina, sono stati abbattuti alcuni alberi secolari. Si tratta di diversi platani, alcuni dei quali erano stati piantati nella seconda metà dell’Ottocento, che sono stati tagliati non su decisione della Curia arcivescovile di Catanzaro-Squillace, come si era appreso in un primo momento dalle iniziali dichiarazioni del sindaco Luigi Tassone, ma per disposizione della parrocchia serrese di San Biagio, che sarebbe stata autorizzata a procedere dal competente dipartimento della Regione Calabria. A suscitare il disappunto di molti serresi è il fatto che alcuni degli esemplari di alto fusto sarebbero stati in buona salute e quindi, vista la notevole dimensione e l’età, da considerare di particolare pregio naturalistico. Il taglio, secondo molti abitanti della cittadina della Certosa, ha di fatto spazzato via secoli di storia, anche perché quello di San Rocco rappresenta comunque un parco unico nel suo genere, con una chiesetta immersa nel verde, meta di tanti turisti soprattutto a metà agosto, quando ricorrono le festività in onore del Santo.
«il comune di Serra San Bruno – ha commentato il sindaco Tassone dopo aver approfondito la questione – non ha alcuna responsabilità sul taglio degli alberi di località San Rocco. Nessuna comunicazione è passata attraverso la nostra amministrazione. Approfondita la vicenda, il taglio dei platani è stato deciso direttamente dalla parrocchia di San Biagio e gli stessi lavori sarebbero stati autorizzati dalla Regione Calabria».
s. pel.
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