CATANZARO Resta lo stato d’agitazione, ma l’occupazione negli uffici della Regione è stata sciolta e un passo avanti è stato compiuto. Registra una fumata più bianca che nera la vertenza dei lavoratori dei Centri per l’impiego che, lunedì, si sono asserragliati per ore in una sala della Cittadella per sollecitare l’attuazione del protocollo siglato all’inizio di marzo per il loro passaggio dalle Province ai ruoli regionali.
L’INCONTRO CON L’ASSESSORE ROBBE Le nubi si diradano e la tensione si allenta dopo l’incontro che una delegazione dei lavoratori dei Cpi e i vertici regionali delle categorie Funzione pubblica di Cgil (Alessandra Baldari), Cisl (Luciana Giordano) e Uil (Domenico Pafumi) hanno avuto con l’assessore regionale al Lavoro Angela Robbe e i tecnici del Dipartimento guidato da Fortunato Varone. Un’oretta di confronto al termine del quale i dirigenti sindacali tornano nella sala occupata e tirano le fila di un’interlocuzione che – spiega la Baldari – «è stata costruttiva e produttiva». In sintesi, ecco l’esito: a differenza di quanto è avvenuto in altre Regioni, che hanno utilizzato lo strumento della proroga, ai sindacati la Regione Calabria ha manifestato l’intenzione, anzi la garanzia, che entro il 30 giugno, “dead line” imposta dall’ultima legge di bilancio, sarà attuato il transito dei lavoratori dei Centri per l’impiego dalle Province alla Regione. Intanto, tra un paio di giorni la Regione convocherà il tavolo tecnico ad hoc composto anche dagli altri Dipartimenti coinvolti oltre che da quello del Lavoro, e dalle sigle sindacali.
IL CRONOPROGRAMMA «Dopo il tavolo tecnico convocheremo un’altra assemblea dei lavoratori dei Centri per l’impiego per stabilire cosa fare in base all’esito di questo confronto», aggiungono i segretari di Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl, evidenziando comunque «l’aspetto positivo di aver trovato un assessore, la Robbe, molto sensibile alle problematiche dei Cpi e del mondo occupazionale in generale». Resta ancora qualche spigolo da smussare e qualche dubbio da chiarire, come ad esempio l’eventualità del passaggio di alcuni lavoratori dei Cpi in agenzie regionali come Calabria Lavoro, ma il grosso sembra fatto. I lavoratori e i sindacati hanno quindi deciso di concludere l’occupazione alla Regione confermando peraltro lo stato di agitazione «per mantenere alta l’attenzione sulla vertenza del personale dei Centri per l’Impiego».
Antonio Cantisani
redazione@corrierecal.it
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