ROMA Un cittadino egiziano è stato espulso dal territorio nazionale per motivi di sicurezza dello Stato. Lo fa sapere il Viminale.
Si tratta di un 33enne del quale in una prima fase si è detto che era uno studente dell’università di Udine, recentemente evidenziatosi all’attenzione degli investigatori per le sue condotte aggressive nei confronti di soggetti della comunità di riferimento e per aver manifestato indicatori di una potenziale radicalizzazione religiosa. Per questi motivi, il cittadino straniero è stato rimpatriato dalla frontiera aerea di Roma Fiumicino con un volo diretto a Il Cairo.
Con questo allontanamento, il 43esimo del 2018, sono 280 i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi, con accompagnamento nel proprio Paese, dall’1 gennaio 2015 ad oggi. Nel pomeriggio l’Università di Udine ha precisato che l’uomo non era un iscritto all’Università di Udine; che proveniva dall’università di Catanzaro e si era presentato all’ateneo friulano verso la fine dello scorso marzo perché voleva frequentare un dottorato di ricerca al dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura. In attesa della pubblicazione del bando di dottorato, per avere la possibilità di frequentare il dipartimento, l’ateneo gli aveva spiegato che sarebbe stato indispensabile presentare domanda di aggregazione al dipartimento precisandone le motivazioni, ad esempio di studio. La domanda era stata presentata, ma non era stata firmata visto che il cittadino egiziano era in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno, dunque ufficialmente l’uomo non ha mai frequentato l’Università di Udine.
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