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Crisalide, requisitoria al via il 18 luglio

LAMEZIA TERME Avrà inizio il prossimo 18 luglio la requisitoria del sostituto procuratore della Dda, Elio Romano, nel procedimento, con rito abbreviato, “Crisalide”, contro la cosca Cerra-Torcasio-…

Pubblicato il: 16/05/2018 – 18:22
Crisalide, requisitoria al via il 18 luglio

LAMEZIA TERME Avrà inizio il prossimo 18 luglio la requisitoria del sostituto procuratore della Dda, Elio Romano, nel procedimento, con rito abbreviato, “Crisalide”, contro la cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri di Lamezia Terme. Tra gli altri hanno scelto il rito alternativo, l’ex consigliere comunale Pasqualino Ruberto e il medico Giovanni Paldino, oltre ai promotori dell’organizzazione mafiosa Antonio Antonio Miceli, Nicola Gualtieri inteso “Nicolino”; Teresa Torcasio, moglie di Antonio Miceli.
Pochi, su 64 imputati, coloro che non hanno scelto sconti di pena: Giuseppe Paladino, ex vicepresidente del consiglio comunale, Antonio Torcasio, Alfonso Calfa, Flavio Bevilacqua, Ivan Di Cello, Danilo Fiumara e Vincenzo Strangis. Per costoro l’udienza preliminare proseguirà il prossimo 18 maggio.
Nel processo “Crisalide” Pasqualino Ruberto, difeso dagli avvocati Mario Murone e Giuseppe Spinelli, Giuseppe Paladino e suo padre Giovanni, difesi da Lucio Canzoniere, sono accusati di concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo l’accusa nel corso della campagna elettorale per le amministrative del 2015 i tre indagati si sarebbero posti quali politici e professionisti di riferimento della cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri che avrebbe curato per Paladino e Ruberto un’agguerrita campagna di attacchinaggio e procacciamento di voti.
Gli altri imputati dovranno rispondere a vario titolo di di associazione di tipo mafioso, traffico illecito di sostanze stupefacenti, possesso illegale di armi ed esplosivi, estorsione, danneggiamento aggravato, rapina, nonché violazione delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle amministrazioni comunali
Il gup, mercoledì, ha anche ammesso coloro che nel corso dell’udienza del 27 aprile avevano chiesto la costituzione di parte civile: imprenditori soci dell’Associazione antiracket lametina: Luigi Angotti, con l’avvocato Carlo Carere; i fratelli Butera e Antonio Crapella con l’avvocato Santino Piccoli, inoltre, il consiglio dei Ministri, il ministero dell’Interno con l’avvocatura generale; il Comune di Lamezia Terme con l’avvocato Caterina Restuccia; l’associazione Antiracket Lamezia, la comunità Progetto Sud. Al momento la Regione Calabria resta fuori dalla costituzione di parte civile. Nel collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati Salvatore Cerra, Aldo Ferraro, Veneziano.

ale. tru.

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