CROTONE «Il progetto di restauro del Castello di Crotone, inserito nel Pon “Cultura e Sviluppo” 2014-2020 con un finanziamento di tre milioni di euro a valere sui fondi strutturali europei FESR, non è stato validato dal ministero dei Beni culturali, perché giudicato inadeguato al livello definitivo richiesto per attivarlo». È quanto comunica, in una nota, la senatrice del Movimento 5 Stelle Margherita Corrado (nella foto) che ha incontrato lunedì 14 maggio il direttore del Servizio “Programmazione strategica nazionale e comunitaria” del segretariato generale, Dora Di Francesco. «La dirigente – fa sapere la senatrice pentastellata – ha tuttavia assicurato il proprio impegno perché nei prossimi mesi si pervenga ad un’adeguata progettazione definitiva mediante gara internazionale. Lo impongono sia le condizioni critiche del monumento, giustamente inserito dal MiBact tra gli attrattori di rilevanza strategica ma da oltre vent’anni abbandonato a sé stesso e perciò bisognoso di interventi urgenti che ne assicurino la messa in sicurezza, sia la necessità di procedere celermente alla bonifica della fortezza».
«Com’è ormai noto – conclude la nota -, infatti, l’uso di tenorm come riempimento vi genera i livelli di radioattività superiori al fondo naturale che recentemente hanno imposto la chiusura al pubblico della fortezza, necessaria fino alla rimozione dei fosfogessi. Questi e le altre fonti di inquinamento ambientale presenti in città e nell’area industriale dismessa non possono essere ulteriormente tollerati. Devono essere rimossi, sistematicamente e in tempi ragionevoli, per assicurare la salute della popolazione crotonese, diritto costituzionalmente garantito a tutti i cittadini italiani».
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