Un forte impulso a sostegno della candidatura del Parco nazionale della Sila a patrimonio mondiale Unesco è arrivato martedì da Bocchigliero, paese ricadente nell’area della Sila greca, nel Cosentino, dove nella sala consiliare del municipio si sono ritrovati i vertici del Parco nazionale, delle associazioni di categoria, di Ismea, degli studiosi dell’Università della Calabria, di diversi sindaci e amministratori locali ed esperti del settore agroalimentare e turistico.
L’incontro, a cui hanno partecipato gli studenti delle scuole della zona, è servito ad analizzare e rafforzare la candidatura del Parco nazionale della Sila al prestigioso riconoscimento di valore internazionale.
Dagli interventi degli studiosi dell’Unical è emerso quanto la biodiversità del Parco nazionale della Sila sia tra le più interessanti e uniche al mondo. Forte, poi, è stato il richiamo da parte degli amministratori locali, di Coldiretti, del MAB a sostenere la candidatura Unesco del Parco, mentre Franco Laratta, in rappresentanza di Ismea, ha sottolineato la necessità di unire gli sforzi delle istituzioni per sostenere lo sviluppo delle imprese agricole nell’altopiano e in tutte le aree interne del Parco nazionale. Quindi lo stesso Laratta ha lanciato un allarme condiviso da molti: «Le aree interne si stanno pericolosamente svuotando, occorre un intervento straordinario di Governo e Regione prima che la Calabria si trovi in gravissime difficoltà. Il contributo del commissario dell’Ente Parco, Sonia Ferrari, e del direttore Giuseppe Luzzi, è servito infine a rafforzare il ruolo che il Parco nazionale può svolgere per lo sviluppo dell’intera regione.
x
x