IN PRIMO PIANO | Chiappetta rilancia il civismo di centrodestra – VIDEO

LAMEZIA TERME «Partiamo dai temi che interessano ai calabresi e non dai nomi». Gianpaolo Chiappetta, ex – e, spera, futuro – consigliere regionale prova a invertire una prospettiva standard della politica. E, quando ragiona sulle prossime regionali, chiede a tutti di fare un passo indietro: «Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto (che aveva avanzato la propria candidatura e poi ha fatto un passo indietro, ndr) – dice nell’intervista a In Primo Piano in onda su L’altroCorriere tv (canale 211 del digitale terrestre) – è certamente un profilo spendibile, come lo sono altri all’interno del centrodestra. Ma a me piacerebbe lavorare su cosa vogliamo fare per la Calabria, allargare la base della coalizione, guardare oltre i partiti tradizionali». È il civismo la prospettiva a cui guardano un po’ tutti, per recuperare consenso laddove pesca a piene mani il Movimento Cinquestelle. «Io non ho velleità – precisa Chiappetta – ma sono pronto a mettere le mie idee a disposizione. Se troveranno cittadinanza bene, altrimenti ne prenderò atto». Il suo impegno, l’ex capogruppo del(l’allora) Pdl a Palazzo Campanella, spera di spenderlo nuovamente nelle istituzioni. Ha chiesto al presidente Nicola Irto di essere nominato per sostituire Wanda Ferro, «secondo un meccanismo che può apparire complicato, ma dopo aver vivisezionato la legge elettore risulta chiarissimo: Ferro e Mangialavori – il suo eventuale primo sostituto – sono stati eletti nel Collegio unico regionale; qualora optassero per lo scranno in Parlamento il loro sostituto andrebbe “pescato” dal collegio con il quoziente più alto, cioè quello di Cosenza. E in quel bacino io risulto essere il consigliere con la percentuale più alta». C’è da aspettare che l’iter faccia il suo corso: il consiglio regionale discuterà il 21 maggio dell’incompatibilità della doppia carica per i neodeputati Wanda Ferro e Francesco Cannizzaro. Poi la palla toccherà alla burocrazia. E Chiappetta e il suo civismo di centrodestra potrebbero tornare tra i banchi dell’assemblea regionale.
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