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«Si ascolti l'appello del procuratore di Lamezia»

di Rosario Piccioni*

Pubblicato il: 17/05/2018 – 12:42
«Si ascolti l'appello del procuratore di Lamezia»

L’appello del procuratore della Repubblica Salvatore Curcio sulle criticità che già nelle prossime settimane potrebbero registrarsi in seno alla Procura lametina, tra i trasferimenti già previsti di alcuni magistrati e nuovi possibili trasferimenti, suona come un allarme che non può cadere nel vuoto.
Anche l’operazione di ieri, per la quale va espresso grande apprezzamento per il lavoro svolto dalla Magistratura e dalle Forze dell’Ordine, rivela uno spaccato allarmante sull’attività della criminalità sul nostro territorio che, nonostante i pesantissimi colpi inflitti negli anni passati, ancora è forte, agguerrita e cerca in tutti i modi di riorganizzarsi. Stiamo parlando di fenomeni criminali come lo spaccio di stupefacenti e il traffico di armi, attività che costituiscono un humus favorevole per la riorganizzazione delle cosche sul nostro territorio. E addirittura, come è emerso dai dettagli dell’operazione, si stava progettando un attentato al comando dei Carabinieri.
Tutto questo ci consegna un messaggio chiaro: Lamezia non può essere lasciata senza i suoi presidi di sicurezza e legalità. Il procuratore Curcio non può essere lasciato solo nella battaglia che sta conducendo dal suo insediamento a Lamezia, per far sì che la procura lametina sia dotata di uomini e mezzi necessari per svolgere la sua attività quotidiana di contrasto alla criminalità sul nostro territorio.
Stiamo parlando di una città e di un territorio ad alto tasso di densità criminale. Non possiamo dimenticarlo o tirare fuori l’argomento solo quando ci fa comodo. Lo Stato deve dare un chiaro segnale di attenzione mettendo a disposizione le risorse per continuare il lavoro straordinario che negli ultimi anni si sta facendo per “bonificare” la nostra città da ogni forme di criminalità, dalle cosche lametine storiche alle “nuove leve” che cercano di riorganizzarsi.
Sarebbe paradossale se dopo il terzo scioglimento per mafia del nostro Comune, la Procura e il Tribunale si vedessero costretti a limitare o addirittura a bloccare le loro attività per carenze di organico. Mi auguro che da parte di tutte le forze politiche cittadine ci sia una mobilitazione comune per chiedere l’invio di nuovi magistrati e garantire ai massimi presidi di legalità del nostro territorio le condizioni adeguate per svolgere a pieno la loro attività.
Rivolgo pertanto un accorato appello alla commissione straordinaria perché interloquisca fin da subito con tutti i soggetti istituzionali coinvolti e metta in atto tutte le azioni necessarie per superare l’attuale situazione “emergenziale” di carenza di organico alla Procura di Lamezia Terme.

*Lamezia Insieme

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