Cosenza, nuovi arresti per gli imputati di “Apocalisse”

COSENZA Bussano ancora i carabinieri alle abitazioni degli imputati del processo “Apocalisse”. I militari del comando provinciale di Cosenza su disposizione del collegio giudicante hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Marco Perna, Andrea Minieri e Paolo Scarcello. I tre finora hanno assistito al processo scontando la pena degli arresti domiciliari, ma i giudici hanno ritenuto necessario accogliere la nuova richiesta presentata in udienza dal pm Domenico Assumma della Dda di Catanzaro. Sussistono, a parere dei giudici, le condizioni per disporre l’accompagnamento in carcere e non è da escludere che le dichiarazioni dei collaboratori nel corso delle udienze abbiano spinto i togati a ritenere che la custodia in carcere fosse necessaria anche ai fini del processo che si sta celebrando al tribunale di Cosenza. Nel corso della fase dibattimentale nelle ultime settimane il presidente del collegio, Luigi Carpino, aveva più volte ribadito la necessità di concludere il processo prima della fine dell’estate. Un cambio in corsa degli avvocati aveva in un primo momento fatto disporre il rinvio dell’udienza, poi i giudici non si sono fermati neanche davanti ad un ricovero in pronto soccorso per Perna, principale degli imputati per associazione dedita allo spaccio di stupefacente nella città di Cosenza. Nell’ultima udienza il collaboratore di giustizia Vincenzo De Rose, non coinvolto nel processo, ha risposto alle domande del pubblico ministero Domenico Assumma. Il collaboratore di giustizia dovrà poi rispondere alle domande degli avvocati, mentre l’ultimo dei testimoni ammessi è Francesco Noblea anche lui da poco passato dalla parte dei collaboratori.

mi. pr.