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La Calabria vince a Cannes con Marcello Fonte

L’attore e regista originario di Melito Porto Salvo si aggiudica il premio come miglior attore per il film “Dogman”. A consegnare il premio Roberto Benigni

Pubblicato il: 20/05/2018 – 9:52
La Calabria vince a Cannes con Marcello Fonte

CANNES L’attore e regista calabrese Marcello Fonte si è aggiudicato il premio come “Migliore attore”, nel corso della 71esima edizione del Festival di Cannes, grazie alla sua interpretazione nel film “Dogman” di Mattero Garrone. A consegnare l’ambito premio riservato all’attore originario di Melito Porto Salvo è stato Roberto Benigni (nella foto insieme a Fonte).
Marcello Fonte, classe ‘78, ha già scritto e co-diretto “Asino vola” e ha recitato anche nella serie di successo della Rai “La mafia uccide solo d’estate”.
Fonte ha ringraziato il pubblico dal palco di Cannes con un toccante aneddoto: «Quando ero bambino e sentivo la pioggia sulle lamiere della casa in cui abitavo chiudevo gli occhi e immaginavo fossero applausi. Oggi apro gli occhi e quegli applausi siete voi. Qui mi sento a casa, il cinema è la mia famiglia».

«Sognavo in silenzio l’arte da un cantina occupata e mi imbucavo sui set per mangiare il cestino. Ero un intruso», ha raccontato in una video intervista esclusiva ad HuffPost. E dice: «Oggi mi piace vivere nei film perché la vita reale mi ha stancato, è troppo difficile. Garrone? È un artigiano, il primo spettatore. Abbiamo fatto un film che è un universo d’amore».
Alla fine l’asino – questo il soprannome di Fonte nel film che ha scritto sulla sua storia – ha spiccato il volo, con un raglio liberatorio, con voce panciuta e un filo schizofrenica. La storia di Marcello Fonte ha un che di favola, di neorealismo ancora vivo. Ed è anche la storia di un impegno che non è soltanto artistico. Fonte è infatti uno degli occupanti del Nuovo Cinema Palazzo, a Roma, e lì i “compagni” hanno salutato il suo trionfo con uno striscione.

E avevano “preparato” il successo con un post su Facebook: un dialogo tra Elio Germano, che a Cannes c’era già stato, e “Marcellino”, che si preparava al viaggio con Dogman. Chissà cosa si saranno detti: chissà se in quel momento l’attore di origini calabrese pensava che sarebbe salito sul palco per aprire gli occhi e passare dai sogni sotto le lamiere agli applausi del mondo.

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