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Il M5S propone la “rivoluzione” dell’acqua

Il documento sul servizio idrico regionale cancella Sorical e chiede più partecipazione nelle gestione delle risorse. Parentela e d’Ippolito: «Ai cittadini vanno rimborsate le somme fatturate illeg…

Pubblicato il: 21/05/2018 – 15:12
Il M5S propone la “rivoluzione” dell’acqua

RENDE Mantenendo in vita la Sorical, nella sua composizione attuale o rinnovata, o trasformandola in un ente in house della regione Calabria si realizzerebbe un vero e proprio «colpo di spugna». Lo sostengono i parlamentari pentastellati Paolo Parentela e Giuseppe d’Ippolito. «Si premierebbe l’inefficienza del sistema regionale – dice d’Ippolito – non solo nell’erogazione ma anche nella tariffazione delle bollette dell’acqua, spropositate rispetto ai servizi offerti ai cittadini». 
I due incontreranno martedì a Roma il presidente nazionale dell’autorità di vigilanza del servizio idrico. «Posso anticipare – dice Parentela – che si stanno preparando a livello nazionale delle diffide e non solo per quanto riguarda il servizio idrico». E la linea dei due sembra netta, forte del contratto di governo con la Lega, nel quale l’indicazione per la gestione delle acque è quella di seguire il sistema delle società di servizio nei comuni, sull’esempio degli Ato (Ambiti territoriali ottimali, ndr) affinché «la gestione dell’acqua sia scevra da ogni interesse economico», dicono entrambi.
LA PETIZIONE Dal blog del parlamentare Parentela sarà possibile scaricare la proposta del M5S sul servizio idrico integrato regionale. Il documento offre una distinzione netta tra l’ambito comunale e l’ambito regionale. Le amministrazioni comunali dovranno battersi in ogni sede competente affinché le riduzioni vengano eliminate e sia garantita ai cittadini la fornitura di acqua; il quantitativo minimo vitale di 50 litri per persona, a prescindere dalla morosità del comune, dovrà sempre essere erogato; se è il cittadino a essere moroso il comune può limitare la portata solo trascorsi trenta giorni dall’avvertimento; le tariffe devono tenere conto delle utenze disagiate.
AUTORITÀ IDRICA DELLA CALABRIA Tra poco più di una settimana, i membri del comitato per l’Aic (Autorità idrica della Calabria ndr) si riuniranno. Su quello che uscirà dall’assise a cui parteciperanno i membri, i parlamentari così come gli attivisti, sollevano le perplessità più importanti. Prima tra tutte quella che riguarda la partecipazione democratica. «La partecipazione democratica ai processi di gestione del servizio pubblico – dicono i due parlamentari – è un nostro obiettivo non solo locale ma anche nazionale, infatti lo ritrovate nel contratto di governo». Alla Regione Calabria viene chiesto di definire la carta regionale del servizio idrico integrato entro sei mesi dall’entrata in vigore dello statuto dell’Aic in modo tale da stabilire la quantità e qualità minima del servizio idrico integrato.
TARIFFE Differenze tra costi e servizi: questo rimane comunque il punto più spigoloso. Alla giunta Oliverio la richiesta è netta. «Devono essere attivate tutte le azioni necessarie al rimborso o alla rideterminazione da parte della regione Calabria e della Sorical delle maggiori somme corrisposte o fatturate in misura maggiore rispetto a quelle stabilite dalla normativa vigente in materia». Questo, secondo gli attivisti, affinché si compensi il divario tra gli investimenti previsti e i lavori che sono stati realizzati. La voce investimenti previsti, infatti, tra il 2006 e 2010, è stata di oltre 123 milioni di euro. Mentre l’importo per i lavori effettuati è stimato in quasi 55 milioni di euro.
OLTRE IL CAMPAGNANO La mozione, illustrata nella sala riunioni della biblioteca civica di Rende, ha fornito l’occasione a Domenico Miceli, che siede in consiglio comunale in quota M5s di chiarire alcune richieste fatte nell’assemblea. Come prima cosa la modifica dello statuto comunale per avviare l’iter di legge di iniziativa popolare. Adesso la soglia è di 1.000 firme, mentre per una legge di iniziativa regionale ne sono necessarie 5mila. «Abbiamo raccolto 500 firme per questa petizione – dice Miceli –. La situazione idrica del nostro comune è indescrivibile, perdiamo oltre il 50% delle acque nella conduttura ormai vecchia e piena di buchi. Faremo in modo che le richieste del Movimento 5stelle, che stiamo portando avanti a livello nazionale, siano applicate in tutti i comuni».

Michele Presta
m.presta@corrierecal.it

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