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«Uno “sceriffo” ben pagato per i rifiuti di Catanzaro»

di Franco Scrima*

Pubblicato il: 21/05/2018 – 10:19
«Uno “sceriffo” ben pagato per i rifiuti di Catanzaro»

Finalmente l’amministrazione comunale ha ammesso che sta facendo vivere i catanzaresi in un letamaio. E per cercare di risolvere il problema ha annunciato di voler affidare l’incarico di «direttore dell’esecuzione del contratto, coordinatore per la sicurezza e direttore operativo del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti».
Insomma sarà una sorta di “sceriffo”, per come battezzato dai giornali, a combattere i “fuorilegge” e condurli, sanzionandoli, al rispetto delle norme poste a presidio della raccolta differenziata.
Prima di applaudire è bene dire che l’idea avrà un costo: trentamila euro l’anno per tre anni, più altri cinquemila per una eventuale proroga di due mesi. Euro, inutile dirlo, che graveranno sulle tasche dei cittadini. A parte questa amara realtà, ciò che desta curiosità sono quei cinquemila euro previsti per una proroga di due mesi. E, dunque, una qualche riflessione va fatta: Catanzaro come qualsiasi altra città del nostro Paese ha un Corpo dei vigili urbani formato per la maggior parte da graduati a capo dei quali c’è un generale.
Segno che si tratta di unità che hanno dimostrato capacità operative di rilievo se si sono guadagnati quei gradi. Sicché, ci si domanda, perché spendere novantamila euro per uno “sceriffo” da educare all’incarico e non dare l’incarico ai vigili urbani rimettendoli sulle strade? Ciò avrebbe effetti deterrenti non solo in relazione ai rifiuti, ma anche per il traffico veicolare che, è bene dircelo, peggiora giorno dopo giorno proprio a causa della mancanza dei necessari controlli sulle strade.
Non lo consente l’organico attuale? Le alternative ci sono: o si fanno rientrare le unità che negli anni sono riuscite a garantirsi un comodo posto negli uffici comunali, oppure si procede a nuove assunzioni. Se, invece, è un problema di risorse finanziarie, allora si chieda al comando dei Vigili se con l’organico di cui dispongono possono garantire un servizio alla città diversamente si sottopongano a visite fiscali tutti coloro che hanno ottenuto impieghi alternativi sul presupposto di non essere idonei a quello sulla strada. Catanzaro e i catanzaresi prima di tutto!
Comunque sia, prima di appuntare la “stella” sul petto di qualcuno per novantamila euro, sarebbe opportuno che l’amministrazione comunale si interrogasse, e lo rendesse noto ai cittadini, sul perché non sia possibile investire del nuovo incarico uno dei dirigenti in forza al Comune. Il nuovo compito infatti prevede che, oltre a decidere come controllare i cittadini ed a multarli se non rispettano le norme sulla raccolta differenziata, bisogna controllare anche che il servizio svolto dalla società che gestisce la raccolta porta a porta avvenga “secondo gli adempimenti contrattuali in vigore” e, per ultimo, organizzare “campagne informative ed educative in materia ambientale” coinvolgendo anche la Scuola.
Non è un compito che richiede una preparazione universitaria sicché anche all’interno dell’attuale dirigenza sarebbe possibile individuare l’elemento giusto.
Se invece la vicenda dovesse far emergere, come spesso accade, che si vuole affidare un incarico profumatamente retribuito a qualcuno, la questione cambierebbe aspetto: non sarebbe più l’opinione pubblica a doversene interessare, ma la Procura della Repubblica a valutare la vicenda.

*giornalista

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