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Finto fallimento a Lamezia, sequestrati beni per 5 milioni

Nel mirino un gruppo imprenditoriale attivo nel commercio di materiale edile. Gli amministratori delle ditte coinvolte sono accusati di bancarotta fraudolenta

Pubblicato il: 22/05/2018 – 8:43
Finto fallimento a Lamezia, sequestrati beni per 5 milioni

LAMEZIA TERME La società era fallita ma, con un escamotage, i suoi proprietari l’avevano fatta rinascere dalle proprie ceneri, azzerando le garanzie nei confronti dei creditori e ripartendo da zero, con una ditta “pulita”. E, per di più, continuando a gestirla. Fino a quando non è intervenuta un’inchiesta della Procura di Lamezia Terme che ha portato all’emissione di un provvedimento di sequestro preventivo da parte del Tribunale, eseguito dai finanzieri della Compagnia di Vibo Valentia. Nel mirino sono finite due società facenti parte di un gruppo di fatto riconducibile a noti imprenditori da tempo attivi nel commercio all’ingrosso e al dettaglio di materiali edili. E l’inchieste nasce per accertare eventuali responsabilità penali a carico degli amministratori di una società dichiarata fallita nel settembre del 2015: gli stessi amministratori, tra l’altro, sono stati denunciati per il reato di bancarotta fraudolenta.
Gli accertamenti svolti hanno permesso di appurare come, in prossimità del fallimento, gli amministratori della società abbiano compiuto una serie di atti, anche a titolo gratuito, volti, da un lato, ad azzerare le garanzie patrimoniali nei confronti dei creditori e, dall’altro, ad assicurare la continuità aziendale mediante la creazione “ad hoc” di un nuovo organismo societario, di fatto sempre riconducibile allo stesso gruppo familiare dei proprietari.
Che avrebbero distratto merce e beni strumentali ed effettuato donazioni di beni in favore sia di prossimi congiunti sia di altre società del gruppo familiare. Utilizzando i beni così sottratti, gli imprenditori raggiunti dal provvedimento di sequestro, hanno proseguito l’attività imprenditoriale attraverso un’altra società di nuova costituzione, sorta sulle ceneri di quella fallita. Oggetto del provvedimento di sequestro sono i beni della società neo costituita e i residui beni ancora in capo alla società fallita; entrambe operanti nello stesso settore merceologico. Il valore dei beni sequestrati in capo alle due citate società ammonta a oltre 5 milioni di euro.

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