RENDE Una splendida vita in salita, quella di Gerardo Sacco, un esempio educativo straordinario per gli studenti del corso di pedagogia della comunicazione dell’Università della Calabria, tenuto da Mario Caligiuri. L’artista crotonese ha raccontato la sua storia: partendo da condizioni umilissime è stato protagonista di una favola, avendo fede sui valori della famiglia, del lavoro, della creatività, delle radici. Ha invitato gli studenti a seguire i propri talenti e i propri sogni, perché le imposizioni non portano da nessuna parte. Si è soffermato, poi, sulla sua recente esperienza del carcere di Siano, dove ha visitato i detenuti, che, ispirati dalla lettura del suo libro “Sono nessuno!” scritto insieme a Francesco Kostner, hanno realizzato una collana di pietre ispirata alla prima opera realizzata dal Maestro a dodici anni. Sacco ha spiegato la sua creatività artistica, alimentata da una visione della vita sempre positiva anche nei momenti più bui. Citando Franco Zeffirelli, ha ricordato che quando un minatore trova una pepita è la pepita che si è fatta riconoscere, invitando i giovani a credere nelle proprie capacità, perché se uno ha un prodotto che vale verrà certamente riconosciuto. Ha invitato i giovani a rispettare le regole e a non piegarsi alle minacce della criminalità, senza avere paura e mai pensare di buttare la spugna, di fronte ai drammi della vita. La cultura è importante e l’arte ha bisogno di essere promossa e sostenuta da strategie di marketing a condizione che ci sia valore. Le prossime tappe del Maestro Gerardo Sacco saranno dei gioielli tessuti come i filati, la presenza a Matera 2019, dove verranno raccontate “le memorie dei sassi”. Sacco ha concluso dicendo che «Se non avessi amato il calcio sarei diventato barbiere, se fossi stato gracile di costituzione sarei diventato muratore. Seguendo il mio istinto e le mie capacità, sono invece diventato un artigiano orafo noto, malgrado me, in tutto il mondo». Una lezione di grande profondità pedagogica quella che Gerardo Sacco a regalato agli studenti dell’Università della Calabria, della quale è ambasciatore nel mondo.
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