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Un passo avanti nella vertenza sul Cnr di Piano Lago

Incontro tra i lavoratori, la Cgil e il presidente della Regione Oliverio, che nella prossima settimana vedrà i vertici del Centro nazionale di ricerche per scongiurare lo smantellamento dell’istit…

Pubblicato il: 25/05/2018 – 18:18
Un passo avanti nella vertenza sul Cnr di Piano Lago

CATANZARO La “schiarita” dopo una lunga e faticosa giornata. Registra un passo avanti la vertenza dei lavoratori dell’Istituto di Scienze neurologiche del Cnr di Piano Lago, dopo il sit-in organizzato dalla Flc Cgil nel piazzale della Cittadella e dopo l’incontro con il presidente della Regione Mario Oliverio. Nella prossima settimana la vertenza, “avocata” direttamente a sé dal governatore, potrebbe avere un quadro ancora più chiaro alla luce di un già programmato incontro tra Oliverio e il presidente del Cnr Massimo Inguscio, che si confronteranno sulle ipotesi messe sul tavolo venerdì, tese a scongiurare lo smantellamento del centro di ricerca di Piano Lago.
IL SIT-IN ALLA CITTADELLA Una ventina i lavoratori dell’Istituto di Piano Lago convenuti alla Cittadella insieme ai vertici della Cgil regionale – dal segretario generale Angelo Sposato al segretario regionale della Flc Domenico Denaro – e territoriale. Una vertenza silenziosa, quella dei ricercatori del Cnr calabro, ma non per questo meno significativa e meno delicata di tante altre. Dopo il presidio, la delegazione di lavoratori e dirigenti sindacali, con la Rsu del Cnr, sale all’ultimo piano della Cittadella, destinazione presidenza della Regione: dovranno fare anticamera per oltre due ore prima di incontrare il governatore Oliverio. Un’ora e mezza di confronto nella quale i lavoratori dell’Istituto di Scienze neurologiche hanno manifestato la loro preoccupazione per il rischio di chiusura del centro di ricerca e per il loro futuro occupazionale. Sia i rappresentanti della Cgil che i lavoratori avrebbero fatto presente che gli spazi dell’Università della Calabria non sono sufficienti rispetto alle necessità di ricerca, troppo piccoli per installare alcuni macchinari fondamentali come la risonanza magnetica necessaria nella diagnostica delle malattie del sistema nervoso, invocando il trasferimento della struttura nella sua interezza per potere continuare a svolgere attività di diagnostica, genetica e risonanza magnetica. A quanto si è appreso, si sarebbe registrata anche una interlocuzione telefonica tra Oliverio e il rettore dell’Unical Crisci, che avrebbe ribadito la disponibilità ad ospitare la struttura nell’ateneo qualora il piano A, cioè il mantenimento dell’attuale sede a Piano Lago, non fosse più praticabile visto che il Cnr nazionale non sarebbe più disposto a sostenere costi di gestione ritenuti troppo alti. «È un problema giustificabile, questo dei costi di gestione, ma che – precisa il segretario della Flc Cgil, Denaro – non ha nulla a che vedere con il grande lavoro che hanno fatto e possono fare i lavoratori e i ricercatori e l’alto livello di servizio reso ai calabresi».
IL COMMENTO DI SPOSATO Ma la giornata alla Cittadella qualche frutto l’avrebbe prodotto a parere del segretario della Cgil Sposato. «Il vertice con il presidente Oliverio è andato bene perché – ha detto Sposato – ha registrato un importante passo avanti: martedì il governatore Oliverio avrà un incontro con il presidente del Cnr nazionale, ora attendiamo la disponibilità del Cnr sulle ipotesi di soluzione emerse oggi, tra cui il mantenimento del centro nella sede attuale con una rinegoziazione degli aspetti logistici o in seconda battuta – ha proseguito il segretario della Cgil Calabria – il trasferimento verso l’Università della Calabria con mantenimento comunque della struttura nella sua interezza, compresa la diagnostica, la genetica e la risonanza magnetica». Secondo Sposato «un aspetto positivo è stata la chiara volontà manifestata dal presidente Oliverio di opporsi fermamente a ogni ipotesi di smantellamento dell’Istituto di Piano Lago e di rilanciarne l’attività. Dopo l’incontro con il Cnr nazionale faremo un altro punto per capire l’evoluzione della vicenda. Comunque – ha concluso il segretario generale della Cgil – il nostro sindacato e la Regione intendono difendere un centro di ricerca che rappresenta un’eccellenza per la Calabria». Ora non resta che aspettare Inguscio…

a. cant.

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