FIRENZE «Ho pianto per la retrocessione del Crotone, perché non lo meritavano la squadra, la società, la città, i tifosi. È stata un’esperienza che mi ha fatto crescere, mi ha dato continuità e non potrò che ringraziare quel club». Così Rolando Mandragola, giovane centrocampista classe ’97, uno dei volti nuovi dell’Italia di Roberto Mancini. «Il mio futuro è ancora da decidere – ha proseguito il giocatore di proprietà della Juventus – valuterò insieme alla società per cercare di capire cosa fare per continuare il mio percorso di crescita». Una decisione però Mandragola sembra averla presa: «Il campionato italiano è ancora tra i più belli e competitivi, ci permette di confrontarci con grandi campioni e di maturare anche pensando alle convocazioni in azzurro. Questo raduno è un’occasione importante, che va sfruttata nel migliore dei modi».
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