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«Maladepurazione, dalla Regione solo propaganda»

Ferrara (M5S): aspettiamo che il finanziamento di 260 milioni di euro annunciato da Oliverio in campagna elettorali diventi effettivo. Intanto i punti da “bollino nero” aumentano

Pubblicato il: 27/05/2018 – 9:48
«Maladepurazione, dalla Regione solo propaganda»

CATANZARO “Gli allarmi che lancia Arpacal circa la non conformità delle acque in alcuni punti della costa calabrese riaprono, alle porte della stagione estiva, tutti i miei interrogativi sulla questione della (mala)depurazione”. Lo afferma, in una nota, Laura Ferrara, eurodeputata del MoVimento 5 Stelle.
“È di ieri – prosegue Ferrara – l’ennesimo bollettino di Arpacal in cui si segnalavano due punti non conformi rispetto ai parametri previsti dal decreto legislativo 116 del 2008 nei comuni di Praia a Mare e Scalea, cittadine del tirreno cosentino ad alta densità turistica nella stagione estiva. Nei giorni scorsi Arpacal segnalava ulteriori difformità anche a Crotone (500 m a sud fiume Neto), Brancaleone, San Lucido, Pizzo, Fuscaldo e di nuovo Praia a Mare. Ancora prima il bollino nero era stato riservato a Belvedere, Corigliano, Villapiana, Amantea, Cassano e Paola. Per questi ultimi Comuni i campionamenti suppletivi, per iter si eseguono a pochi giorni dal primo prelievo, avevano dato poi esito positivo. Con quale credibilità il governatore Oliverio dibatte di turismo e sviluppo in Calabria quando, a distanza di anni e diversi milioni di euro stanziati – dai primi anni del 2000 ad oggi oltre un miliardo di euro è stato destinato al comparto – sulla depurazione nulla è stato fatto. Il MoVimento 5 Stelle, seppur non presente in Consiglio regionale è riuscito, attraverso una petizione a portare la questione fino a Bruxelles, inoltre sono tantissime le interrogazioni parlamentari da me inoltrate alla Commissione per cercare una risoluzione al problema. Ebbene i cittadini calabresi rimangono ancora una volta in attesa, in attesa del sollecito formale che il Parlamento europeo deve inviare a Oliverio affinché ponga in essere le dovute azioni per far fronte alle problematiche evidenziate nella petizione. In attesa che il finanziamento di 260 milioni di euro annunciato a febbraio dal presidente della Regione passi dallo stato di propaganda elettorale all’effettivo stanziamento e quindi alle opere di risanamento delle criticità”.
“Nel frattempo, basandomi sulle informazioni diramate dal portale della Regione e non avendo altre informazioni dai canali istituzionali calabresi – prosegue ancora Ferrara – ho chiesto alla Commissione se è a conoscenza del cronoprogramma dettagliato di tale investimento e se lo ritiene risolutivo delle problematiche depurative degli agglomerati calabresi coinvolti nella procedura d’infrazione 2014/2059. Non voglio essere disfattista, siamo alle porte della stagione estiva e per molti piccoli imprenditori questo è il momento della promozione ed è loro interesse pretendere un mare pulito. Ma la realtà dei fatti purtroppo ci pone di fronte ad una situazione critica ed i responsabili sono anche tutti quegli amministratori locali, di destra e sinistra, che negli anni hanno sottovalutato il problema. A Reggio Calabria, in 11 punti permane il divieto di balneazione per il quarto anno consecutivo e si rischia il divieto definitivo; non va meglio a Praia a Mare – conclude l’europarlamentare – dove Arpacal ha segnalato il divieto temporaneo di balneazione in punti in cui vigeva già lo scorso anno”.

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