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«Brancati non faccia la vittima, si è dimostrato inadeguato»

Il delegato alla sanità della Regione interviene sulla richiesta di dimissioni al dg dell’Asp di Reggio. «Nessuna coincidenza, più volte rappresentato la necessità di staccare la spina»

Pubblicato il: 29/05/2018 – 21:29
«Brancati non faccia la vittima, si è dimostrato inadeguato»

CATANZARO «E no, la vittima proprio no. Il mandato del presidente Oliverio affidato al dott. Giacomino Brancati è stato chiaro ed inequivocabile: lavorare per portare l’Asp di Reggio Calabria ad una gestione normale, consapevoli della drammaticità che la stessa vive da decenni. C’era e c’è bisogno di un vero e proprio piano di bonifica e di ricostruzione. Brancati è stato scelto in quanto dirigente regionale di lungo corso e, quindi, come profondo conoscitore della sanità calabrese. La sua, quindi, è stata una scelta tecnica che, nel tempo, si è dimostrata inadeguata». A dirlo, attraverso una nota stampa della Giunta regionale, il del delegato alla sanità Franco Pacenza.
«È ingeneroso – dice – da parte di Brancati non riconoscere che nei momenti drammatici, come l’attentato da lui subito, già nella nottata e poi la mattina successiva la presidenza della regione era al suo fianco. Su queste cose non si scherza e noi abbiamo svolto appieno il nostro ruolo». «Anche la meraviglia che manifesta Brancati non corrisponde al vero – aggiunge Pacenza -. Più volte sia il sottoscritto che il presidente Oliverio abbiamo rappresentato l’acuirsi delle tensioni e la necessità di staccare la spina. Altro che strane coincidenze!».
«La certezza nei percorsi di contabilità nei pagamenti pregressi e correnti è stata e continua ad essere la prima grande preoccupazione della Regione e, anche su – spiega -, questo si sono accumulati gravi e pesanti ritardi. La regolarizzazione della partita debitoria è il punto 15 degli obiettivi del commissario al piano di rientro che aveva attivato un soggetto attuatore, poi dimessosi, già nel 2015. Oggi, dopo tre anni, si riavvia il soggetto attuatore e si invocano strane coincidenze».
«Sono solo i fatti, le inadempienze, i ritardi, l’isolamento – conclude Brancati – in cui si ritrova l’Asp di Reggio Calabria ad aver costretto il presidente Oliverio a determinarsi, anche dopo le tante sollecitazioni andate a vuoto».

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