CATANZARO Torna il libertà Pasquale Malena, 40 anni, arrestato lo scorso 9 gennaio nel corso dell’operazione antimafia “Stige” – contro capi e gregari della cosca Farao-Marincola attiva nel territorio cirotano e con ramificazioni anche in Germania – coordinata dalla Dda di Catanzaro. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, presieduto da Giuseppe Valea, ha annullato l’ordinanza nei confronti dell’indagato, fanno sapere con una nota i legali Fabrizio Gallo del foro di Roma e Piero Capoano del foro di Crotone.
Il collegio, in sostanza, ha mantenuto l’illecita concorrenza con violenza o minaccia escludendo l’associazione in partecipazione alla cosca “Farao-Marincola”, così scarcerando l’imprenditore. Secondo l’accusa Pasquale Malena amministrava «per conto della consorteria, l’azienda vinicola “Cavaliere Antonio Malena 1949 Srl” promuovendo l’ingerenza di Vittorio Farao, figlio di Silvio (tra capi promotori della cosca, nda), attraverso la carica di intimidazione del quale, sbaraglia la concorrenza, imponendone i prodotti in Calabria, Assia ed in Stoccarda». Dagli atti di indagine emergerebbe che «coloro che tirano le file dell’operazione sono Vittorio Farao e Vito Castellano i quali, utilizzando la società vinicola “Cavaliere Antonio Malena 1949 s.r.l.” (della quale erano gli occulti contitolari), della quale Pasquale Malena era formale amministratore, imponevano ai ristoratori italiani, calabresi e cirotani in Germania a rifornirsi di prodotti vinicoli obbligatoriamente dalla loro azienda ed imponevano ai loro diretti concorrenti di non distribuire prodotti similari».
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