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Dalla Silicon Valley alla Calabria per la “Gran Fondo Terùn”

La manifestazione, che si svolgerà a Scalea il 16 e il 17 giugno, è stata ideata da tre imprenditori italiani che hanno fatto fortuna negli States. «I nostri amici americani ci hanno chiesto di ped…

Pubblicato il: 31/05/2018 – 12:30
Dalla Silicon Valley alla Calabria per la “Gran Fondo Terùn”

SCALEA Un sogno per il futuro: pedalare sulle strade delle regioni più belle del mondo, facendo scoprire a sportivi e appassionati di bicicletta posti incantevoli di mare, pianura e montagna. Un obiettivo: restituire al territorio in cui sono nati e si sono formati un po’ di quella ricchezza che li ha resi persone capaci di fondare aziende fuori dall’Italia, a migliaia di chilometri di distanza. Un risultato già raggiunto: portare 130 ciclisti – tra manager, imprenditori e professionisti – dalla Silicon Valley alla Calabria, per partecipare il 16 e 17 giugno alla prima edizione “Grand Fondo Terun”, la competizione ciclistica e di cicloturismo che si svolgerà a Scalea, in provincia di Cosenza. L’edizione 2018 della “Grand Fondo Terun” – che avrà come ospite d’onore Maurizio Fondriest, campione del mondo in linea nel 1988 e vincitore nel 1993 della Milano-Sanremo – è stata ideata dai fratelli Franco e Maico Campilongo e dal cugino Giuseppe Errico, tre imprenditori arrivati negli States, per “contaminare” con il buon cibo italiano la Bay Area. Dopo aver fondato Terun, dove si serve la vera pizza napoletana, hanno dato vita lo scorso anno a Italico, un ristorante rigorosamente “made in Italy”. Ma oltre al lavoro, una passione li accomuna da sempre: le due ruote. «Nel tempo libero ci troviamo con alcuni amici per apprezzare gli splendidi paesaggi della California in sella alle nostre biciclette» spiega Maico Campilongo. Da questa passione è nato un vero e proprio team sportivo – “Terun” – che ha la “doppia cittadinanza”, una italiana (di cui è presidente Rossano Bruno) e una a Palo Alto, dove hanno sede anche i due ristoranti, a 50 km a sud di San Francisco.
«Il legame con il nostro territorio d’origine non è mai venuto meno – ci tiene a precisare Maico Campilongo – e sono stati proprio i nostri amici americani a chiederci di poter apprezzare assieme a noi le bellezze dell’Italia, naturalmente pedalando». Da qui l’idea di promuovere una “Gran Fondo Terun” che prenderà il via a poche settimane dalla conclusione del Giro d’Italia: 80 miglia, circa 130 chilometri, da percorrere lungo la riviera dei Cedri, attraverso le scogliere di Maratea dopo aver attraversato le montagne del Parco del Pollino e tornando sulla costa, passando per San Nicola Arcella, Praia a Mare, Tortora, Lauria, Rivello, Nemoli, Trecchina, Scalea e Maratea. «Attraverso questa iniziativa – spiega ancora Campilongo – vogliamo far scoprire e valorizzare le peculiarità uniche della nostra terra, il mare e i monti che creano paesaggi di rara bellezza che non hanno nulla da invidiare a qualsiasi altro posto del Pianeta». Ma sarà anche l’occasione per fare apprezzare le buone tradizioni italiane agli sportivi stranieri (attesi oltre che dalla Silicon Valley anche da Francia, Bulgaria e Russia) e alle loro famiglie. Per questo nel progetto sono state coinvolte le amministrazioni locali e le associazioni del territorio, per promuovere nel corso della due giorni non solo eventi sportivi, ma anche dibattiti e occasioni di incontro e festa in piazza. «Noi siamo emigranti economici, abbiamo frequentato le scuole calabresi che ci hanno educato e donato la conoscenza e la cultura che oggi ci ha consentito di affermarci come imprenditori – proseguono Campilongo ed Errico -. Con la “Gran Fondo Terun” vogliamo creare una manifestazione che porti nel giro di pochi anni un numero di ciclisti a crescere sempre di più fino ad eguagliare le più grandi manifestazioni conosciute nell’ambito internazionale come la Nove Colli di Cesenatico con i suoi 12.000 partecipanti».
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