REGGIO CALABRIA Presso la sede della Camera di commercio di Vibo Valentia, si è svolto un interessante incontro tra il mondo delle produzioni agroalimentari, il mondo accademico della formazione universitaria e il mondo della scuola. All’incontro, fortemente voluto ed organizzato dal presidente di Confindustria di Vibo Valentia, Rocco Colacchio, hanno partecipato gli studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale in Scienze e Tecnologie alimentari del dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria studenti delle quarte e quinte classi degli Istituti superiori della provincia di Vibo Valentia (tra cui Istituto Professionale di Stato “E. Gagliardi sez. Enogastronomia, Liceo Statale “Vito Capalbi”, Istituto Superiore “De Filippis-Prestia”) accompagnati dai loro docenti.
Il presidente Rocco Colacchio ha introdotto i lavori della giornata portando i saluti istituzionali, ringraziando Anselmo Pungitore, direttore di Confindustria Vibo, per il lavoro svolto ai fini del buon esito dell’incontro e dando evidenza alle motivazioni che hanno ispirato il workshop. Il presidente ha posto l’attenzione sull’importanza di dare vita e consolidare una alleanza strategica tra scuola, università ed imprese soprattutto in un comparto come quello dell’agroalimentare, strategico per la crescita economica della Calabria. Il presidente Colacchio, titolare della omonima Colacchio Food srl, ha illustrato come il capitale umano in possesso delle competenze richieste da un contesto in rapida evoluzione sia strategico per la crescita delle imprese ed ha posto più volte l’accento sulla necessità di implementare costantemente le innovazione nei processi produttivi soprattutto in quelli che traggono ispirazione dalla tradizione dei territori. L’ossimoro “Tradizione ed innovazione” per gli imprenditori intervenuti è apparso come l’irrinunciabile paradigma per vincere la sfida della competitività dei mercati nazionali ed internazionali.
Il workshop è stata l’occasione per dare voce alle testimonianze di alcuni dei più rappresentativi imprenditori dell’alimentare calabrese: Vincenzo Vinci, presidente della Sezione alimentare di Confindustria di Vibo Valentia nonché titolare della Medialat srl, Domenico Monardo, amministratore unico della omonima Dolciaria Monardo srl, Luigi Caccamo, titolare della principale azienda calabrese L’artigiano della ‘nduja srl, produttrice della ‘nduja più famosa e famosa in tutto il mondo, Francesco Barbieri, titolare della Cof srl. In questo contesto, il presidente Colacchio ha portato i saluti di Nuccio Caffo delle Distilleria F.lli Caffro srl, industria del Beverage leader sia in Italia che nel mondo, che per precedenti impegni non era potuto intervenire, informando tutti i presenti sulla unitarietà di vedute con tutti gli imprenditori presenti.
Moderatrice d’eccezione la professoressa Mariateresa Russo dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e membro del gruppo di Assicurazione della Qualità del Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari triennale del dipartimento di Agraria nonché referente scientifico di linee di ricerca nei settori della qualità e della sicurezza alimentare.
Tutti gli interventi hanno evidenziato l’importanza economica del settore produttivo agroalimentare in Calabria, soprattutto in termini occupazionali e posto l’accento sui grandi margini di sviluppo offerti. Il potenziale di sviluppo e di lavoro nel comparto agroalimentare calabrese è infatti di assoluto valore, soprattutto se paragonato ad altri comparti produttivi della regione, ma è stata evidenziata l’urgente necessità di innovazione da parte delle aziende, nonché di personale e collaboratori dotati di elevata preparazione specifica per attuare politiche di sviluppo vincenti.
La particolarità e delicatezza del settore produttivo agroalimentare richiede professionalità elevate dalle competenze diverse. Sono infatti richieste figure professionali esperte nelle tecnologie alimentari e dei processi, nel controllo di qualità e della sicurezza degli alimenti, nel marketing e nella conoscenza delle normative internazionali per la commercializzazione sui mercati esteri. In tale contesto il dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria gioca un ruolo rilevante con i percorsi di Laurea in “Scienze e Tecnologie Alimentari”, unici nel panorama del sistema universitari della Calabria. I professori Francesco Barreca ed Antonio Mincione, coordinatori dei Corsi di Laurea triennale e magistrale, hanno illustrato agli studenti il percorso formativo dell’intero ciclo formativo, che consente ai giovani di compiere studi e acquisire le competenze richieste sia di tipo tecnologico che scientifico nonché umane e culturali, come testimoniato anche da alcuni degli imprenditori intervenuti e dai successi ottenuti in ambito lavorativo dai laureati nei due Corsi di Laurea che hanno trovato spazi sia nelle imprese calabresi che oltre i confini regionali. Infine Francesco Foti, componente del gruppo di qualità del Corso di Laurea triennale, ha messo in evidenza quanto le tipicità agroalimentari della regione non siano solo dei beni da preservare e tutelare in quanto rappresentano la storia, la cultura dei territori ma possano divenire importanti occasioni di sviluppo economico e di occupazione giovanile nell’immediato futuro se ben valorizzate applicando i saperi acquisiti attraverso studi mirati alla specificità delle produzioni regionali.
Al termine degli interventi è stato dato spazio ad un ampio dibattito, animato dagli studenti degli Istituti di Istruzione superiore e dai loro docenti, nonché dagli studenti Universitari dei Corsi di Scienze e Tecnologie alimentari del dipartimento di Agraria della Mediterranea, che hanno illustrato le loro esperienze di studio e rivolto domande “appassionate” agli imprenditori, a dimostrazione che la Calabria deve puntare sui suoi giovani e sulla loro formazione culturale e professionale.
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