REGGIO CALABRIA Unità per ottenere un’autonomia differenziata. È la richiesta del consigliere regionale Vincenzo Pasqua, che sul tema ha presentato ieri una mozione a Palazzo Campanella, denominata “Avvio negoziato con il governo per sottoscrizione intesa ex articolo 116, comma terzo, della Costituzione – Autonomia differenziata”.
«Mi pregio di chiedere a tutti i colleghi consiglieri regionali della Calabria, senza distinzione di colore o appartenenza politica – spiega Pasqua –, di voler sostenere insieme, mediante apposita sottoscrizione, questo importantissimo atto di indirizzo rivolto al presidente della giunta e alla giunta regionale della Calabria. Dobbiamo scegliere se governare o di contro, subire, l’ormai già avanzato processo di regionalismo differenziato portato avanti non soltanto da regioni come la Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna ma anche da regioni come il Lazio, le Marche, l’Umbria e la Toscana, in uno con tutte le altre regioni d’Italia che in queste ore molto probabilmente si stanno già attivando in simile direzione».
«La classe dirigente della nostra Regione – continua il consigliere – deve scegliere oggi, se, in maniera unita e compatta, dinanzi a tematiche di natura prettamente istituzionale e che nulla hanno a che vedere con la contesa politica in senso stretto, dimostrare orgogliosamente, per una volta, non soltanto ai cittadini calabresi ma anche al resto del Paese, di riuscire a programmare il proprio futuro al pari della Lombardia e delle regioni più avanzate, oppure viceversa, accettare supinamente il rischio di sprofondare sempre più ai margini del continente europeo».
«Desidero rivolgere, pertanto – conclude Pasqua –, un sincero appello a tutti i colleghi Consiglieri regionali, che so essere attenti e sensibili rispetto alle tematiche che riguardano le prospettive di futuro di questa Regione affinché siano presenti e condividano insieme a me la conferenza stampa indetta presso la sala Giuditta Levato del consiglio regionale della Calabria per il prossimo lunedì 4 giugno ore 11.30, perché da qui parte il riscatto dalla Calabria».
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