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Nuovo ospedale, il Comune di Cosenza corre ai ripari

Le bordate di Oliverio accelerano l’iter. Convocata la riunione dei capigruppo. A breve la seduta decisiva per la scelta del sito

Pubblicato il: 01/06/2018 – 18:16
Nuovo ospedale, il Comune di Cosenza corre ai ripari

COSENZA L’ultimo aggiornamento è questo: Pierluigi Caputo, presidente del consiglio al comune di Cosenza, ha convocato per la prossima settimana la conferenza dei capigruppo. Alla prima data utile, insomma, il famigerato consiglio comunale con all’ordine del giorno “costruzione del nuovo ospedale” dovrebbe celebrarsi. Lo si aspetta da quattro mesi, ma l’ultimo incontro di Mario Oliverio con le forze sociali (ve ne abbiamo parlato qui) in cui si apre alla possibilità di costruire anche a Rende e Castrolibero sembra aver accelerato la volontà dei consiglieri di riunirsi. E Caputo, non contento, nel pentolone del consiglio comunale butta anche «la situazione di emergenza che vive attualmente il nosocomio della città e, in particolare, il Pronto soccorso dell’Annunziata».
MINORANZA «La Regione, attraverso lo studio di fattibilità, ci ha dato gli strumenti necessari per fare una scelta consapevole per il bene della città e della salute dei cittadini. È chiaro che in campo sono scesi anche interessi speculativi che tendono di condizionare la scelta del sito».
Carlo Guccione leader della Grande Cosenza chiama alle armi quel che resta dei “suoi” e chiede che chi occupa lo scranno in consiglio comunale parli chiaramente scevro da ogni condizionamento: «Non è competenza del sindaco individuare l’area del sito su dove realizzare il nosocomio – dice Guccione – ma è una prerogativa di tutto il consiglio che dovrà confrontarsi e decidere».
Anche Anna Fabiano, Francesca Cassano, Alessandra Mauro, Enrico Morcavallo e Bianca Rende pressano affinché si discuti nel più breve tempo possibile. «Non possiamo che denunciare i pericoli per la città che tale inerzia determina e d’altra parte auspicare che ovunque venga realizzata la struttura, al più presto veda la luce, perché le condizioni della sanità locale sono tali da richiedere che con urgenza si proceda all’impiego dei fondi e alla realizzazione dell’opera. Ovvio, ed è questa la causa prima della nostra preoccupazione – scrivono i quattro consiglieri – che attendere l’esecuzione del nuovo studio di fattibilità richiede il trascorrere di almeno altri due mesi, un tempo non breve che mette a grave rischio la realizzazione dell’opera».
MAGGIORANZA «Il governatore della Calabria è sempre più distante dalla realtà e non sa o fa finta di non sapere che il consiglio comunale di Cosenza si è più volte pronunciato sulla realizzazione del nuovo ospedale ed ha, a più riprese, fatto concrete proposte per migliorare l’offerta sanitaria del nosocomio cittadino e, più in generale, della sistema sanitario regionale». Carmelo Salerno, Pasquale Sconosciuto, Vincenzo Granata e Andrea Falbo prendono così le difese del primo cittadino. E rispediscono al mittente tutte quelle che sono le colpe che Oliverio ha dato alla maggioranza di Palazzo dei Bruzi. «Ha raggirato tutti i cittadini dello Jonio, il governatore, preannunciando nella scorsa campagna elettorale l’avvio dei lavori di realizzazione del nuovo ospedale della Sibaritide, ma tutto è fermo; ha abbandonato in balia di se stesso l’Alto Tirreno, lasciando impoverito l’ospedale di Praia a Mare, nonostante l’ostinazione di alcuni sindaci di quell’area i quali hanno messo in campo tutte le azioni necessarie, anche quelle legali, per preservare la funzionalità dell’ospedale della città tirrenica», continuano i consiglieri. Solo illazioni e speranze che lasciano il tempo che trovano, ribadiscono più volte i consiglieri di maggioranza che rammentano ad Oliverio come con la sanità allo sbando forse le cose a cui pensare sarebbero altre.
IBRIDI Questa dell’ospedale è una faccenda che può interessare anche chi non è più al centro della discussione politica di Palazzo dei Bruzi. Chi da tempo cerca di ritagliarsi uno spazietto è Luca Morrone: «Già nella scorsa consiliatura l’assemblea si era espressa favorevolmente alla realizzazione dell’opera. E ritengo che per gli amministratori del nostro territorio sia prioritario che l’ubicazione della struttura rimanga nel capoluogo e non altrove. Se, come sembra, Vaglio Lise è stato ritenuto il sito idoneo si proceda in tal senso».

m.p.

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