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Catanzaro rivuole la sua ferrovia

Ventidue associazioni lanciano il progetto di una tratta ferroviaria che recuperi la storica stazione cittadina di Sala e rivaluti la linea con Lamezia

Pubblicato il: 02/06/2018 – 15:41
Catanzaro rivuole la sua ferrovia

CATANZARO “Riportiamo la ferrovia nel centro di Catanzaro”. Non è una mera operazione nostalgia ma guarda al futuro la proposta progettuale presentata da 22 associazioni del capoluogo, tutte unite per chiedere la riattivazione della tratta ferroviaria Catanzaro Lido-Settingiano passando per la “resurrezione” della stazione del quartiere Sala, luogo simbolo dell’identità della città, e rilanciando il collegamento con Lamezia Terme.
IL PROGETTO Il progetto è stato presentato ieri in un incontro pubblico aperto alla cittadinanza e alle forze politiche armate di buona volontà. A illustrarlo è stato il coordinatore delle 22 associazioni promotrici, l’ingegnere Claudio Ruga (a destra nella foto): l’idea è quella di rivalutare e rivitalizzare la tratta Catanzaro Lido-Settingiano (e, a scorrere, Lamezia Terme) recuperando la centralità della vecchia e storica stazione di Sala al posto di quella moderna di Germaneto, fredda, triste, solitaria e pure sottodimensionata. La spesa complessiva di questo progetto, che sarebbe funzionale al ripristino prospettato dalla Regione della Settingiano-Lamezia Terme, si aggirerebbe sui 180 milioni, una cifra – ha detto Ruga – «sostenibile per un progetto tecnicamente fattibile». E non ci sarebbe alcun conflitto con il “Pendolo”, la metropolitana di superficie di Catanzaro i cui cantieri sono già avviati: anzi, il progetto in parola – hanno spiegato le associazioni – sarebbe perfettamente compatibile con il “Pendolo”, in un’ottica di intermodalità trasportistica. A sostegno dell’idea – dal significativo titolo “non perdiamo questo treno, riportiamo la ferrovia nel centro di Catanzaro” – sono schierate le associazioni: “Calabria Giovane”, “Osservatorio per il decoro urbano”, “Periferie Mediterranee”, “Cittadinanza attiva”, “Catanzaro è la mia città”, “Sala”, “Catanzaro nel Cuore”, “Centro Ricerca arte tessile”, Associazione culturale “Antonino Greco”, “Archeoclub”, “Petrusinu ogni minestra”, “Cillene”, “Gruppo Storico Catanzaro Città”, “Catanzaro in Movimento”, “Arte di parte”, “Vittorio Butera Poeta”, “Istituto di studi storici”, “Cara Catanzaro”, “Comitato di quartiere De Filippis”, “Solaria”, “Il Campo”, “Mirabilia”.
GLI SCENARI FUTURI Alla presentazione del progetto hanno portato il loro contributo anche alcuni esponenti politici e istituzionali, che hanno sostanzialmente “abbracciato” l’idea ripromettendosi di fare i passi conseguenti in base alle loro competenze. La senatrice M5S Bianca Laura Granato ha manifestato l’intenzione di «intervenire con i mezzi a nostra disposizione, anche se pure gli enti locali devono fare la loro parte”. Il presidente della commissione regionale anti-‘ndrangheta Arturo Bova ha preannunciato la sua disponibilità ad attivare un tavolo alla Regione con l’assessore alle Infrastrutture Roberto Msumanno. Infine, il consigliere comunale e provinciale Roberto Guerriero, intervenuto in rappresentanza del presidente della Provincia Enzo Bruno, ha auspicato che il progetto possa essere inserito nell’ “Agenda Urbana” di Catanzaro. (cant. a.)

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