Straordinaria è stata oggi la partecipazione delle strutture ambulatoriali private accreditate alla prima giornata di esami e visite a pagamento. Mentre monta la protesta dei cittadini costretti a pagare le prestazioni, il commissario Scura, chiuso nel “suo” palazzo, rimane insensibile alle sollecitazioni provenienti dalla terza commissione del consiglio regionale, dal Presidente della giunta regionale,dalle interrogazioni parlamentari.
Si allungano le liste di attesa, si fanno sempre più forti le proteste dei cittadini, mentre molti rinunciano a curarsi.
L’Anisap a livello nazionale ha chiesto al nuovo ministro alla salute di rimuovere immediatamente un commissario che in Calabria sta distruggendo quel poco di buono della sanità calabrese che le strutture private accreditate rappresentano.
Mentre il commissario Scura minaccia i Direttori Generali di denunciarli alla corte dei conti e alla magistratura penale se dovessero effettuare i pagamenti dovuti e lo fa contro il parere del Dirigente generale del Dipartimento alla salute della Regione Calabria e l’avvocatura regionale, sono partiti centinaia di atti ingiuntivi per i pagamenti dovuti e riconosciuti dal Tar di Catanzaro.
Chi pagherà gli interessi? I direttori generali, il commissario Scura o i cittadini calabresi?
Numerosi lavoratori hanno già avuto le lettere di pre-licenziamento, altri a tempo determinato hanno visto il loro contratto risolto, nei giorni scorsi sono stati avviati licenziamenti collettivi.
Cosa aspetta il nuovo ministro alla salute a rimuovere questo commissario?
*presidente Anisap Calabria
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