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Sos ambiente a Catanzaro, è l’ora della «tolleranza zero»

Il Comune annuncia il “pugno di ferro” sulla differenziata pressando la società di gestione, ma anche gli «incivili». E spunta una (piccola) tassa aggiuntiva

Pubblicato il: 04/06/2018 – 16:40
Sos ambiente a Catanzaro, è l’ora della «tolleranza zero»

CATANZARO La guerra alle società che (mal)gestiscono i contratti con il Comune di Catanzaro ma anche ai cittadini incivili, «furbetti» e «maialini» (sic). L’assessore all’Ambiente Mimmo Cavallaro (foto) rilancia la politica della “tolleranza zero” che aveva già promesso all’atto del suo insediamento trovando però numerose difficoltà nell’attuarla. In una conferenza stampa sulle novità per il posizionamento dei cassonetti su suolo pubblico che però diventa l’occasione per un punto complessivo sulle emergenze ambientali nel capoluogo, Cavallaro si cala in un ruolo quasi da “sceriffo” annunciando il “pugno di ferro” ad ampio spettro «perché – dice – dobbiamo dare una sterzata».
LA NUOVA DISCIPLINA DEI “CARRELLATI” Una sterzata che peraltro non sarà indolore per i catanzaresi, che tra 45 giorni si troveranno ad affrontare una nuova, stringente regolamentazione dei carrellati esterni destinata ai condomini con oltre 8 nuclei familiari e agli esercizi commerciali. Regolamentazione sicuramente opportuna, alla luce dell’attuale “anarchia”, ma che avrà anche un impatto sulle tasche dei catanzaresi, sia pure contenuto: in pratica – spiega Cavallaro – una Tosap (tassa per l’occupazione di suolo pubblico) stimata in circa 10 euro all’anno per i cittadini che vivono in un condominio over 8 abitazioni o per gli esercenti che utilizzeranno all’aperto i cassonetti per la differenziata. In più sarà attivata una procedura rigorosa per la richiesta delle autorizzazioni (da metà luglio i cassonetti non autorizzati saranno rimossi) e saranno personalmente responsabilizzati gli amministratori di condominio, che non potranno chiudere nemmeno un occhio altrimenti finiranno in un mare di guai. E saranno chiamati a uno sforzo notevole, probabilmente inedito, anche gli uffici comunali e il corpo dei vigili urbani, che dovranno attuare un controllo straordinario e capillare del territorio e degli usi dei cittadini. «La maggioranza dei catanzaresi, pari a circa il 70%, si comporta in modo virtuoso con i carrellati, il problema è il restante 30% ed è quest’ultimo che vogliamo colpire: basta con gli incivili, i “furbetti” e i “maialini”», annota l’assessore all’Ambiente, che da questo “giro di vite” confida di portare nelle casse del Comune entrate per 300-400mila euro.
«TOLLERANZA ZERO» Ovviamente, si tratterà di vedere come risponderanno i catanzaresi, che in tema di ambiente in questo ultimo periodo stanno vivendo sulla propria pelle problemi e disservizi di ogni tipo. Con un certo ritardo, il sindaco Abramo e l’assessore Cavallaro sembrano aver percepito la gravità della situazione, procedendo alla rescissione del contratto per il verde pubblico con l’Ati che aveva vinto l’appalto un paio di anni fa, e portando avanti un estenuante “braccio di ferro” con la società che gestisce il servizio di raccolta differenziata, la “Sieco”, più volte diffidata e sanzionata dal Comune. L’assessore all’Ambiente ha precisato che non è in corso una procedura di rescissione del contratto con la “Sieco” (strada tra l’altro complicatissima, trattandosi di un appalto da 800mila euro al mese), ma ha rassicurato che «tolleranza zero già è stata fatta e continuerà a essere fatta con la società, perché è un’azienda che noi paghiamo». Solo che, ha concluso Cavallaro, «adesso dobbiamo pure cominciare a sanzionare i cittadini che pensano di fare i furbi. Deve passare il messaggio per cui stavolta non stiamo scherzando». Parola di Cavallaro, l’assessore “sceriffo”. Ma resta il timore che alla fine i furbi, al solito, la sfangheranno e che, al solito, per tutti pagheranno – non solo metaforicamente – i cittadini corretti.

a. cant.

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