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Oliverio-Abramo: è l’ora della pace

Tra il presidente della Regione e il sindaco di Catanzaro è l’ora della distensione dopo le polemiche del passato: e a metà mese il governatore sarà presente a un consiglio comunale “straordinario”…

Pubblicato il: 05/06/2018 – 18:24
Oliverio-Abramo: è l’ora della pace

CATANZARO La “strana coppia”… Tra il governatore Mario Oliverio e il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo è arrivato il momento della sinergia e dello scambio di cortesie. Dopo essersi fieramente contrapposti, anche dietro le rispettive casacche politiche – il Pd per il presidente della Regione, Forza Italia per il primo cittadino catanzarese – i due adesso da un po’ di tempo a questa parte hanno preso a dialogare fitto e spesso, e non senza punti di contatto. Sono essenzialmente impressioni e sensazioni che si ricavano da tanti segnali, ma certo il clima tra i due è, oggi, nel segno della distensione.
L’APPUNTAMENTO DEL 15 GIUGNO C’è un dato di fatto, ed è quello contenuto in una nota ufficiale diramata dall’Ufficio stampa del Comune capoluogo, che annuncia per il prossimo 15 giugno La firma dell’accordo di programma tra Comune di Catanzaro, rappresentato da Abramo, Provincia rappresentata dal presidente Enzo Bruno e Regione Calabria sul sistema metropolitano, a conclusione di una riunione straordinaria del Consiglio comunale, a cui ha assicurato la sua presenza il governatore Mario Oliverio.
Il tutto sarebbe maturato – annota ancora l’Ufficio stampa del Comune – dopo un incontro di Abramo con il presidente Oliverio tenutosi alla Cittadella regionale alla presenza del segretario-questore del Consiglio regionale, e capogruppo di Forza Italia, Mimmo Tallini, che con Abramo da venti anni viaggia mano nella mano. «Nel corso dell’incontro, Abramo e Tallini – recita ancora la nota – hanno sottoposto al Governatore le principali questioni che riguardano il Capoluogo e in particolare modo le infrastrutture (metropolitana e porto) e la sanità (integrazione tra le aziende ospedaliere)».
IL TAGLIO ISTITUZIONALE E IL TAGLIO POLITICO È evidente che c’è un taglio anzitutto istituzionale dietro questa sinergia tra Abramo e Oliverio. Ma politicamente non si può sottacere la valenza di un appuntamento che solo un annetto fa era impensabile. Dal giorno dell’insediamento di Oliverio alla Regione, tra il sindaco di Catanzaro e l’attuale governatore non sono mancati i toni forti e anche le polemiche dure e aspre. Hanno litigato parecchio e su tante cose, con Abramo in genere nella veste di chi accendeva la miccia, accusando Oliverio e la sua maggioranza regionale a trazione democrat di “cosentino-centrismo” a danno di Catanzaro, al punto da dirottare nella città bruzia fior di quattrini destinati invece ai Tre Colli: e giù le critiche del sindaco catanzarese sulla Zes, sulla gestione dei rifiuti, sulla gestione dell’acqua, sui sistemi metropolitani, sui nuovi ospedali.
Erano i giorni delle conferenze stampa congiunte di Abramo con il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, uniti nell’attaccare Oliverio in tema di risorse idriche e reti acquedottistiche, giusto per citare un esempio.
Ma sono giorni che, a vederli con gli occhi di adesso, sembrano preistoria. Abramo sembra aver sotterrato l’ascia di guerra, insieme allo stesso Tallini, che infatti in Consiglio regionale da qualche seduta pur mantenendo il profilo di oppositore è meno irruente rispetto al governatore.
E a sua volta Oliverio sta mostrando molte aperture nei confronti della città di Catanzaro, registrando paradossalmente problemi più con esponenti catanzaresi della sua parte politica (un nome per tutti, Enzo Ciconte, guarda caso sfidante di Abramo un anno fa alle Comunali) che non con esponenti del centrodestra.
I PUNTI DI ASSONANZA E non è solo il tema della metropolitana a dare la misura di questo nuovo corso di rapporti tra la Cittadella e palazzo De Nobili: anche in tema di integrazione delle aziende ospedaliere si dice che tra Abramo e Oliverio, per il tramite del delegato Franco Pacenza, si sia saldato un asse che invece non piacerebbe ad altri attori politici del capoluogo. Gli analisti sostengono che il disgelo tra Oliverio e Abramo sia funzionale anche ai prossimi appuntamenti elettorali e anche alla necessità di frenare il “gril-leghismo” montante, che anche in Calabria rischia di piombare sulle macerie di Pd e di Forza Italia. Altri analisti sostengono che invece non c’è nulla di tutto questo. Intanto, il 15 giugno per Catanzaro non sarà una giornata come tante, almeno in questi ultimi anni…

Ant. Cant.

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