LAMEZIA TERME Processi che si trascinano e la prescrizione che interviene a dettare la sentenza. Per la seconda volta è stato prosciolto per intervenuta prescrizione l’ex sindaco di Nocera Terinese Luigi Ferlaino, che le indagini della Guardia di finanza di Lamezia Terme avevano indicato quale «evasore totale». Nel 2015 Ferlaino era stato indagato per reati tributari e la magistratura lametina aveva disposto un sequestro preventivo per equivalente di beni per oltre 500mila euro, corrispondente all’equivalente delle imposte evase, secondo quanto risultato dalle indagini delle fiamme gialle. Secondo l’accusa il professionista, un ingegnere con un proprio studio privato, non avrebbe dichiarato all’agenzia delle entrate nessun reddito relativo ad alcune annualità, e dichiarato compensi esigui. Inoltre, avrebbe occultato al fisco ricavi per per oltre 1.500.000 euro. Il nove maggio scorso il Tribunale di Lamezia Terme ha decretato l’intervenuta prescrizione e disposto la restituzione dei beni all’imputato.
È la seconda volta che per Ferlaino la prescrizione interviene prima a scrivere la parola fine sui suoi guai giudiziari.
A gennaio 2017, davanti al Tribunale di Catanzaro Ferlaino era imputato per omissione d’atti d’ufficio con l’aggravante mafiosa. Nei suoi confronti il pubblico ministero Elio Romano aveva chiesto quattro anni di reclusione a causa di presunte irregolarità nell’appalto relativo alla costruzione di una casa di riposo a Nocera Terinese. I reati, secondo l’accusa, sarebbero stati commessi per favorire la cosca Giampà che, attraverso prestanome, si sarebbe aggiudicata l’appalto per la costruzione della struttura. Il 16 gennaio 2017 il gup ha ritenuto insussistente l’aggravante mafiosa e ha assolto Ferlaino da reato di omissione d’atti d’ufficio per intervenuta prescrizione.
ale. tru.
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