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Isola Capo Rizzuto, Girasole querela la Commissione d'accesso

L’ex sindaca: «Nella relazione affermazioni gravissime che ledono la mia onorabilità». Gli elementi contenuti nel dossier hanno portato alla dichiarazione di incandidabilità da parte del Tribunale …

Pubblicato il: 07/06/2018 – 23:15
Isola Capo Rizzuto, Girasole querela la Commissione d'accesso

CROTONE «Preso atto di alcune gravissime affermazioni contenute nella relazione depositata dalla commissione di accesso e di accertamento presso il comune di Isola di Capo Rizzuto, ritenuto che queste affermazioni siano gravemente lesive del mio buon nome e della mia onorabilità, in quanto assolutamente non rispondenti alla realtà dei fatti, in data odierna, come già preannunciato, ho provveduto a presentare presso la sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Crotone apposita denuncia–querela nei confronti di Ignazio Portelli,
Giovanni Carlo Porta e Gesuzza Bianco, tutti componenti della predetta commissione, nominati dal Prefetto di Crotone, sottoscrittori della relazione». Sono parole di Carolina Girasole, ex sindaco di Isola Capo Rizzuto, recentemente dichiarata incandidabile dal Tribunale di Crotone, la cui sentenza attingeva (anche) a passaggi contenuti nella relazione. Che, secondo Girasole, «è stata anche la fonte del comportamento scostante e irriconoscente tenuto dalla Prefettura di Crotone, che aderendo acriticamente e in toto ai risultati della relazione e assumendo un ruolo pesantemente attivo nella richiesta di incandidabilità nei miei confronti (non voluta espressamente dal ministero dell’Interno), ha di fatto rinnegato, cinque anni di battaglie per la legalità, condotte sul territorio di Isola di Capo Rizzuto a braccetto con la sottoscritta (che pure perciò ha messo a rischio la sua stessa incolumità personale), ma soprattutto dell’atteggiamento disinvoltamente di parte tenuto dal Tribunale di Crotone, che in occasione del procedimento per la dichiarazione di incandidabilità, ha di fatto impedito la mia difesa». L’ex sindaca, dunque, passa al contrattacco dopo una pronuncia che considera ingiusta. «Poiché tali gravi e ingiustificati comportamenti – continua – non toccano solo la mia persona, ma tutti coloro che credono nelle nostre istituzioni e nel rispetto delle funzioni che alcuni eletti sono chiamati a svolgere nel superiore interesse di quelle stesse istituzioni, al fine di chiarire nel dettaglio il contenuto della predetta denuncia querela, ma anche i gravi comportamenti tenuti sia dalla Prefettura che dal Tribunale di Crotone, ho deciso di convocare una conferenza stampa per il prossimo 11 giugno, alle 10:30, presso la sala Dopolavoro ferroviario di Crotone, in via Spiaggia delle Forche 2».

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