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Il Pd alla tendopoli, lunedì tocca a Fico

Dopo la delegazione parlamentare dem anche il presidente della Camera annuncia una visita a San Ferdinando. E lo fa pure Salvini: «Andrò ovunque…»

Pubblicato il: 07/06/2018 – 20:56
Il Pd alla tendopoli, lunedì tocca a Fico

LAMEZIA TERME Tutti a San Ferdinando, nella tendopoli che – da avamposto dimenticato dello sfruttamento – diventerà per qualche giorno il centro della politica italiana, dopo l’uccisione di Soumaila Sacko, il 29enne maliano freddato a colpi di fucile a pallettoni nell’ex fornace di San Calogero.
I primi a visitare la tendopoli saranno – lo avevano annunciato nell’immediatezza della tragedia – i parlamentari del Pd. Una delegazione guidata dal presidente del Partito democratico Matteo Orfini e composta da parlamentari della Camera, del Senato e del Parlamento europeo, sarà presente, infatti, venerdì, alle ore 12, alla tendopoli di San Ferdinando, per testimoniare la propria solidarietà per il terribile gesto che ha portato all’uccisione del sindacalista Sacko Soumaila. Orfini insieme ai deputati Gennaro Migliore, Enza Bruno Bossio, Massimo Ungaro, Antonio Viscomi, dai senatori Teresa Bellanova e Ernesto Magorno e dal parlamentare europeo Andrea Cozzolino, alle 11, incontreranno Andrea Tripodi, sindaco di San Ferdinando. Ma anche due pezzi importanti della maggioranza hanno annunciato una visita. Uno in maniera ufficiale e precisa.

Roberto Fico

«Chi rappresenta lo Stato non deve stare chiuso nel palazzo, ma andare dove lo Stato deve far sentire la sua presenza, stare sul campo dove le situazioni sono difficili: per questo lunedì sarò nella tendopoli». È l’annuncio del presidente della Camera, Roberto Fico, al termine di un incontro con l’Usb, sindacato del quale Sacko era un attivista. «Le istituzioni – aggiunge – non possono esimersi dall’andare dove ci sono le situazioni più critiche, dove i più deboli sono costretti in condizioni di vita e di lavoro problematiche. Come accade proprio nella piana di Gioia Tauro dove migliaia di braccianti agricoli lavorano in condizioni di sfruttamento e il fenomeno del caporalato è diffuso». «Solo andando in prima persona a vedere e ascoltare da vicino, si possono comprendere davvero – osserva – le situazioni, capire le difficoltà fino in fondo, per poi cercare le soluzioni per risolvere i problemi. Anche per questo ho deciso di incontrare oggi alla Camera una delegazione dell’Unione sindacale di base, guidata da Aboubakar Soumahoro che si è occupato della situazione dei lavoratori in particolare nell’area di Rosarno e Gioia Tauro, con cui ho parlato proprio di caporalato e diritti negati ai lavoratori». «Lunedì visiterò la tendopoli, salutando gli amici di Soumayla cui esprimerò la mia vicinanza. Sarà anche un modo per fare le condoglianze, a distanza, alla sua famiglia che vive in Mali e non lo rivedrà più. Allo stesso tempo incontrerò le autorità locali, perché devono sapere che non sono sole a fronteggiare una situazione terribilmente complicata che deve avere tutta la nostra attenzione», conclude il presidente della Camera.
L’intervento di Matteo Salvini è più generico. «Andrò ovunque…», a Vibo Valentia andrò il prima possibile. Domani vado a prendere mia figlia all’asilo, mi è più comodo Como rispetto a Vibo», risponde il ministro dell’Interno, arrivando a Palazzo Chigi per il Cdm, alla domanda se si recherà a Vibo Valentia, dove oggi è stato fermato un uomo di 43 anni per l’omicidio di Sacko ucciso la sera del 2 giugno.

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