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I “teneri” robot di Sirelli conquistano Catanzaro

Inaugurata con successo al Museo Marca la mostra dedicata all’artista di origini calabresi punto di riferimento dell’”upcycling”

Pubblicato il: 08/06/2018 – 15:49
I “teneri” robot di Sirelli conquistano Catanzaro

Massimo Sirelli riabbraccia la “sua” Catanzaro con i suoi impagabili robot. Parte con un bagno di folla al Museo delle Arti di Catanzaro la mostra “Teneri Bulloni”, la grande mostra dei robot dedicata all’artista Massimo Sirelli, punto di riferimento nazionale dell’arte applicata al concetto di “upcycling”, la trasformazione di materiali di scarto in oggetti dal valore superiore a quello del materiale originale.
IL RITORNO ALLE ORIGINI Per Sirelli si tratta di un ritorno alle origini, visto che l’artista è nato nel capoluogo calabrese 36 anni fa per poi diventare famoso in tutt’Italia con la sua speciale forma di creatività, che affonda le sue radici nel mondo del writing e della street art, e con le sue opere, come i robot esposti al Museo di arte contemporanea della Provincia di Catanzaro, gestito dalla Fondazione Rocco Guglielmo: creature assemblate con oggetti provenienti dai mercati, dagli scaffali, dalle strade di tutto il mondo, ognuno dotato di una sua personalissima identità e con una storia da raccontare. Quasi a esprimere la filosofia della mostra, un pannello riporta una conversazione di Sirelli con la nonna: «Nonna questo lo buttiamo? Noo! Chi jetti! Si nun era ruttu… era ancora novu novu…». Legato a “Teneri Bulloni” è anche un altro progetto di Sirelli, inedito a livello internazionale: “AdottaunRobot.com”, la prima “Casa Adozioni di Robot da compagnia”, un progetto nato dalla voglia di sperimentare attraverso la cultura del design, del riuso in una forma di creatività consapevole che mette in primo piano l’aspetto emozionale della materia.
LA MOSTRA AL MARCA La personale di Sirelli raccoglie le creazioni realizzate dall’artista negli ultimi anni e ne presenta di nuove. Tutto ciò in accordo con l’idea di raccontare storie fantastiche di centinaia e ancora mille vite, che altro non sono che la sua stessa vita. «Negli ultimi anni – dice Sirelli – ho camminato nelle fitte vie di Khan el Khalili a Il Cairo, ho contrattato con i venditori di Monastiraki ad Atene, nei vicoli del Barrio Gotico, tra i banchi polverosi del mercato de Los Encantes a Barcelona fino al Carreau du Temple nel Marais di Parigi. Costruire questi Robot per me è un atto d’amore, cerco di raccontare la vita delle persone che ho incontrato e degli amici che mi stanno intorno». La rassegna, curata da “Altrove” e arricchita da otto sponsor, è stata presentata in una conferenza stampa al “Marca” con la partecipazione dello stesso artista catanzarese, secondo il quale «costruire questi robot per me è un atto d’amore, nel senso che – ha spiegato Massimo Sirelli – attraverso loro cerco di raccontare la vita delle persone che ho incontrato e degli amici che mi stanno intorno»: all’incontro con i giornalisti hanno partecipato, tra gli altri anche Rocco Guglielmo, direttore della Fondazione, Maria Rita Galati, portavoce del presidente ella Provincia di Catanzaro, che ha portato i saluti del presidente Enzo Bruno. La mostra, visitabile dal martedì dalle 9:30 alle 13 e dalle 16:30 alle 21:00, rimarrà aperta al pubblico fino al 30 agosto.

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