CATANZARO «Il commissario ad acta della sanità calabrese, Massimo Scura, ha adottato il nuovo piano regionale per la prevenzione 2014-2019, in ottemperanza all’intesa Stato-Regioni di fine dicembre 2017, che ha prorogato il Piano nazionale». È quanto comunica, in una nota, l’ufficio stampa del Commissario alla Sanità. «Il documento, consultabile sul sito istituzionale della Regione-Tutela della salute e politiche sanitarie – si legge nella nota – è stato varato dal commissario Scura con il decreto numero 127 dell’11 giugno, che dispone la rimodulazione del precedente piano».
«Il nuovo Piano regionale Prevenzione, si legge nel documento allegato al decreto commissariale – è scritto nel comunicato – “rappresenta un importante strumento di programmazione degli interventi di prevenzione e promozione della salute, e un momento di confronto con attori esterni al settore sanitario, che di fatto agiscono sui determinanti di salute, quali i Comuni, la scuola, le imprese, i soggetti del Terzo settore. Per far questo – è scritto – è necessario un ri-orientamento complessivo non solo nelle aree tradizionali della prevenzione, come quella universale e secondaria, ma anche nella promozione della salute che, come indicato nella Carta di Ottawa già nel 1986, “non è una responsabilità esclusiva del settore sanitario, ma va al di là degli stili di vita e punta al benessere”. In quest’ottica, il settore sanitario riveste, a livello regionale e locale, un ruolo fondamentale di coordinamento dei programmi e degli interventi del Piano regionale Prevenzione, svolgendo al contempo una funzione di advocacy all’interno e all’esterno del sistema sanitario, mirante al coinvolgimento di diversi attori/istituzioni su comuni obiettivi di salute”».
Secondo quanto riporta il decreto del commissario ad acta, inoltre, il nuovo Piano regionale Prevenzione 2014-2019 «si orienta verso l’adozione di una ristretta cerchia di interventi supportati da prove di efficacia o indicazioni di buone pratiche, che saranno monitorati nel tempo. Il PrP 2014-2019, inoltre, affronta in maniera sistematica le disuguaglianze di salute, che includono in particolare il tema dell’accesso agli interventi di prevenzione da parte delle fasce vulnerabili di popolazione. A tal riguardo – si specifica – saranno valorizzate le azioni efficaci e gli strumenti operativi già sperimentati a livello regionale, al fine di favorire la massima efficienza delle azioni di contrasto alle disuguaglianze e l’omogeneità degli interventi. In linea con le indicazioni del Piano nazionale 2014-2019 è essenziale puntare sulla Prevenzione come risorsa strategica del Sistema sanitario regionale, interventi efficaci ed omogenei sul territorio regionale, e attivando azioni intersettoriali tese a creare ambienti sociali e fisici che promuovono salute».
«Il Piano regionale Prevenzione della Regione Calabria – è detto nella nota – si compone di 8 programmi, a loro volta suddivisi in progetti, azioni e interventi: i programmi riguardano “Guadagnare salute in Calabria, la salute in tutte le politiche”, screening oncologici, promozione della salute della donna e del bambino, la prevenzione delle malattie professionali e degli infortuni, ambiente, malattie infettive e vaccinazioni, sicurezza alimentare e sanita’ veterinaria, governante e monitoraggio del PrP. Particolare risalto viene dato al capitolo sulle vaccinazioni: nel Piano regionale Prevenzione, allegato al decreto del commissario Scura, vengono individuati gli obiettivi di “migliorare della copertura nelle diverse fasce di età, invertire il trend negativo delle coperture vaccinali registratosi a livello nazionale e regionale nell’ultimo periodo, contrastare il fenomeno del rifiuto alla vaccinazione, anche con la piena applicazione della legge 119/2017».
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