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«Vogliono demolire la mia casa per rappresaglia»

di Fernanda Gigliotti*

Pubblicato il: 14/06/2018 – 18:29
«Vogliono demolire la mia casa per rappresaglia»

La campagna elettorale è ormai finita, un nuovo sindaco si è già insediato ed è all’opera, ma il clima intimidatorio e l’accanimento mediatico contro la sottoscritta non accenna a finire. E allora accade che ieri mattina mi è stata notificata l’ordinanza numero 1 del 2018, che i solerti miei ex alleati di giunta e oggi avversari agguerriti, hanno pubblicato e inviato ovunque e a chiunque. Con tale ordinanza mi si intima di demolire entro 90 giorni la mia super villa di lusso di campagna per la presenza di opere abusive, tali ritenute all’esito del sopralluogo eseguito in forza di una denuncia anonima (che tanto anonima non è) dal vigile urbano Fiorenzo Grandinetti e dal geometra Luciano Esposito, il primo padre di un candidato della lista di Massimo Pandolfo, oggi consigliere di maggioranza, il secondo sponsor ufficiale della lista civetta di Rino Rocca, nonché colui il quale ha chiesto la mia testa di sindaco, ricevendola su di un piatto d’argento grazie alle dimissioni congiunte della maggioranza consiliare con la minoranza il 26 gennaio 2018. 
Tutti insieme, quindi, per far fuori un sindaco, la sottoscritta, forse troppo presente e vigile.
Dall’ordinanza si può verificare che la mia super mega villa è di appena 50 mq. e potete anche rilevare la natura e l’entità delle presunte violazioni contestate:
1) Maggiori dimensioni del fabbricati di 20,00 cm su due lati e di 15,00 cm sui restanti lati per la presenza del “cappotto termico”;
2) Maggiori dimensioni del porticato per circa 50 cm;
3) Presenza di un armadio in pannelli di allumino utilizzato come locale tecnico di dimensioni cm. 120 x 290, utilizzato come vano contatori idrici utensili vari e motori;
4) Realizzazione di un piano interrato di dimensioni 7.05x 2.8 metri (praticamente 14 mq.) con un’altezza netta di piano 2.30 metri. I locali sono destinati a w.c. e deposito attrezzature;
5) L’immobile ha variazione d’uso diversa da quella autorizzata.
Sostengo e ribadisco che non ho commesso alcun abuso edilizio e che le violazioni contestate sono inesistenti e/o sanabili giacché:
la maggiore dimensione del fabbricato pari a 20,00 cm su due lati e a 15 cm. sugli altri due lati non è un abuso edilizio, ma la conseguenza della legittima applicazione di un cappotto termico;
la presenza di un armadio usato come locale tecnico è un’attività di edilizia libera;
il piano seminterrato di circa “udite udite” 14,00 mq, era preesistente alla realizzazione della casa prefabbricata la cui autorizzazione del 2012, infatti, ne prevedeva la posa su una piattaforma di cemento armato preesistente.
Tale ordinanza, quindi, oltre a rappresentare la “conclusione legale” di un “tentativo intimidatorio” posto in essere in campagna elettorale da alcuni noti “personaggi anonimi”, è anche discutibile e contestabile sotto il profilo sostanziale e sul piano della legittimità.
Ma per difendermi dovrei fare ricorso al Tar e ciò comporterebbe la mia incompatibilità come consigliere comunale. In buona sostanza, dopo avermi fatto fuori come sindaco vorrebbero farmi fuori anche come consigliere di minoranza.
La strategia dell’intimidazione sottile e occulta, quindi, continua perché ancora una volta sono costretta a scegliere se difendere il mio cane, la mia casa o la mia libertà. Ed io scelgo ancora una volta di difendere la mia libertà. La mia casa venite a demolirla voi, accomodatevi pure.
Ho deciso, infatti, e con la presente ne faccio ufficiale comunicazione, che non impugnerò l’ordinanza benché abnorme ed illegittima sotto diversi profili, poiché se instaurassi un contenzioso civile o amministrativo con il comune di Nocera Terinese, diventerei incompatibile come consigliere comunale e non potrei assolvere al mandato elettorale che la cittadinanza mi ha affidato.
Ricordo a me stessa e a chi di dovere, tuttavia, che la mia casa in ordine di tempo è l’ultima ad essere destinataria di una ordinanza di demolizione. Mi precedono centinaie di ordinanze emesse e non eseguite negli ultimi venti anni. Quindi andate avanti voi. Io vi seguo e quando arriverà il mio turno provvederò.
Ma rassegnatevi: io non mi piegherò mai, non rinuncerò mai ad esprimere il mio libero pensiero, a praticare la mia libera azione politica, a difendere i miei diritti naturali e individuali, malgrado i continui e ormai insopportabili attacchi alla mia persona.
Avete cominciato con le intimidazioni occulte, con gli attacchi personali, con le accuse anonime, con gli articoli anonimi e meno anonimi di delegittimazione? Bene, adesso non vi resta che procedere contro di me con la forza fisica o con quella della legge, semmai riuscirete a piegarla ai vostri vili obiettivi.

*consigliere comunale di minoranza nel Comune di Nocera Terinese

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