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CATANZARO Forse è mancato il “colpo di teatro”, l’annuncio choc che avrebbe fatto tutti sobbalzare sulle sedie, ma il consiglio comunale straordinario di Catanzaro con la presenza del governatore Mario Oliverio non si rivela la “parata” che molti temevano o sospettavamo alla vigilia. La seduta conferma l’esistenza di un asse – istituzionale, per carità, si affrettano a spiegare i protagonisti – tra gli attori del territorio, ma è anche robusta, perché non mancano i “guastafeste”, come i parlamentari del Movimento 5 Stelle, e i momenti che rompono il clima idilliaco costruito dalle tante diplomazie che hanno lavorato all’evento. Un evento comunque eccezionale per il capoluogo di regione, se solo si pensa che, nel suo intervento, il governatore ha elencato per Catanzaro investimenti in atto per complessivi 686 milioni di euro.
L’INTERVENTO DI ABRAMO Un evento che, al di là del formalismo, ha avuto anche risvolti concreti significativi, quelli delineati dall’unico ordine del giorno: la sottoscrizione, tra il governatore Oliverio, il presidente della Provincia Enzo Bruno e il sindaco Sergio Abramo, di un atto integrativo all’accordo sulla metropolitana del capoluogo finalizzato a stanziare circa 35 milioni per affrontare una delle tante emergenza di Catanzaro, l’assenza dei parcheggi. È, in realtà, lo spunto per ampliare le riflessioni ad ampio spettro. Apre i lavori il presidente del consiglio comunale, Marco Polimeni, “regista” di tutte le operazioni di una seduta comunque non facile. Quindi Abramo, che esordisce: «Il rapporto tra Regione e Comune capoluogo è cruciale su più questioni. Se in passato ci sono state diverse visioni e anche qualche incomprensione, non si può non rendere atto al presidente Oliverio di avere oggi pienamente condiviso l’importanza strategica del capoluogo nelle più complessive politiche di sviluppo della Calabria», sostiene il sindaco di Catanzaro, che poi parla di «giornata storica per il capoluogo e per la Calabria, perché si prende collettivamente atto che il futuro della Calabria passa dal futuro delle sue città, e tra queste Catanzaro ha importanza fondamentale».
Con un pizzico di orgoglio Abramo rivendica il ruolo a suo dire centrale che Catanzaro, «come Città Regione», ha ormai acquisito in tema di gestione dei rifiuti e delle risorse idriche: «Siamo un modello per tutti a livello regionale, la nostra città è capoluogo di Regione nei fatti», rimarca il sindaco secondo cui «l’anomalia della situazione calabrese può essere superata non con la proposta – per quanto mi riguarda assolutamente non praticabile – dello spostamento del consiglio regionale nel capoluogo, ma con una politica di rafforzamento delle funzioni e dei ruoli che Catanzaro deve recitare».
L’INTERVENTO DI BRUNO Il presidente della Provincia Bruno evidenzia come «l’accordo odierno consentirà un grande salto di qualità per Catanzaro e conferma che il rapporto nel senso della sussidiarietà tra Comune, Provincia e Regione funziona, e la presenza del presidente Oliverio testimonia l’attenzione che la Regione riserva a Catanzaro capoluogo. Attorno all’idea di Catanzaro centro direzionale della Calabria si costruisce l’identità dell’intera regione, come avviene nel resto d’Italia: la città capoluogo è emblema di tutto il territorio». E secondo Bruno anche la Provincia, «nonostante i tagli alle risorse», sta riponendo grande attenzione a Catanzaro e al suo comprensorio con interventi per la viabilità come il collegamento veloce con Cosenza o il collegamento con la Presila, per l’edilizia scolastica, per la messa in sicurezza della Prefettura e il comando dei Vigili del fuoco, per il Parco della Biodiversità, per la rete dei musei. «La Provincia – chiude Bruno – non è affatto un ente in dismissione: dobbiamo ricostruire assieme il sistema delle autonomie locali, e la firma di accordi come quello che sigliamo oggi certificano la forza progettuale e concreta della coesione istituzionale».
L’INTERVENTO DI OLIVERIO Quindi l’intervento, attesissimo, del governatore Oliverio, che spiega: «L’intesa di oggi, che segna una giornata cruciale, si inserisce nella nostra visione di Catanzaro come capoluogo consolidato e punto di riferimento della regione. Bisogna investire e rilanciare la funzione di Catanzaro come capoluogo, ed è quello che stiamo facendo. Abbiamo programmato – annota Oliverio – investimenti importanti, soprattutto per le infrastrutture come il sistema metropolitano, che abbiamo sbloccato dall’impasse e per il quale sono già aperti i cantieri, il collegamento ferroviario tra Catanzaro e Lamezia Terme e adesso un nuovo accordo di programma che destinerà ulteriori risorse per la mobilità urbana di Catanzaro. C’è nel complesso – ha sostenuto il governatore – un ampio pacchetto di proposte nel quale inoltre rientrerà anche la costruzione del nuovo ospedale, che dovrà essere il cuore per un miglioramento del sistema sanitario regionale». Il presidente della Regione poi taglia corto sulla critica di “inciucio” in atto con un’amministrazione comunale di diverso colore politico: «C’è un tempo per la campagna elettorale e c’è un tempo per il governo dei problemi, e il governo dei problemi presuppone che ci si liberi da pregiudizi, appartenenze e magliette. Al centro ci sono i problemi, e per questo sto lavorando. Ringrazio il sindaco Abramo e il consiglio comunale in tutte le sue componenti perché la strada giusta – rileva il governatore – è quella del confronto aperto e libero e non quella delle distorsioni nei rapporti istituzionali».
PENTASTELLATI “GUASTAFESTE” Ovviamente, in platea, nella sala consiliare della Provincia, che ancora una volta ospita il Consiglio per la perdurante inagibilità della sala del municipio, c’è un autentico parterre de roi, anche se non completo. Ci sono i parlamentari cittadini del Movimento 5 Stelle, Bianca Laura Granato e Paolo Parentela, mentre Antonio Viscomi (Pd), Wanda Ferro (FdI), Silvia Vono e Giuseppe D’Ippolito (MS5) hanno fatto pervenire i loro saluti, letti in aula da Polimeni. E poi, ci sono l’assessore regionale al Lavoro Angela Robbe e i consiglieri regionali del territorio Arturo Bova, Enzo Ciconte (che è anche consigliere comunale), Baldo Esposito, Antonio Scalzo e soprattutto Mimmo Tallini, il capogruppo di Forza Italia alla Regione e (abile) stratega e “artefice” di questo consiglio comunale straordinario con Oliverio, un merito che in primis Abramo gli ascrive ringraziando Tallini “a parte” «per aver favorito la ripresa del dialogo tra Comune e Regione, senza farsi condizionare dal suo ruolo di opposizione a palazzo Campanella».
Insomma, si respira, nel complesso, un clima sereno, almeno fino a quando non intervengono i parlamentari grillini Granato e Parentela, che si mettono di traverso rispetto all’imperante sintonia lamentando «l’assenza di informazioni preventive sulla pratica in discussione in questo consiglio comunale» e criticando Comune la Regione in tema di gestione dei rifiuti e dell’acqua: «Qui – sostiene Parentela – abbiamo sentito molto politichese da campagna elettorale». Ai pentastellati replicheranno, in chiusura, il sindaco Abramo e il governatore Oliverio, che peraltro con il M5S troverà un evidente punto di intesa in tema di sanità e di “licenziamento” del commissario Scura.
I “FUORI PROGRAMMA” Le “stoccate” dei 5 Stelle sono l’ultimo sprazzo del consiglio comunale straordinario, che si è poi caratterizzato per “fuori programma” anche scherzosi, come quello messo in atto dal capogruppo di “Officine del Sud”, Giuseppe Pisano, che sotto la giacca indossava una maglietta della curva dei tifosi dei Catanzaro, in segno di (garbata) presa di distanza dalla decisione della Regione di sostenere i supporters del Cosenza nello spareggio di Pescara. E non macherà qualche “scivolata” della politica catanzarese: come il sorteggio che si è reso necessario per dirimere la “controversia” tra due componenti (entrambe di cinque consiglieri) dell’opposizione di centrosinistra per indicare il delegato a intervenire in aula, che alla fine sarà il capogruppo di “S&D” Roberto Guerriero. Ma qualche scricchiolio si è intravisto anche sui banchi della maggioranza di centrodestra, per la quale ha preso la parola il forzista Giovanni Merante, al fondo di una scelta che a molti osservatori è apparsa come una sorta di “investitura” da leader: forse il capogruppo azzurro, Luigi Levato, non ha gradito, visto che si è temporaneamente assentato dall’aula durante l’intervento di Merante. Assenza invece permanente quella del consigliere di “Cambiavento”, Gianmichele Bosco, che se ne andrà per protesta per il mancato minuto di raccoglimento in omaggio a Sacko Soumayla.
NIENTE SANITÀ, PER ORA Ma l’assenza più “pesante” è stata di carattere tematico, e cioè la vicenda della integrazione tra le aziende ospedaliere di Catanzaro. Sembrava tutto pronto anche per la firma, da parte di Oliverio, dell’intesa con l’università propedeutica allo sblocco di oltre 100 milioni per il nuovo ospedale di Catanzaro, e lo stesso Abramo nel suo intervento scritto – ma non in quello poi realmente pronunciato – l’aveva data quasi per scontata. Invece niente. Ovviamente, fioccano i retropensieri (il governatore ci sta ripensando? L’università non vuole?), ma Oliverio prova subito a scacciare dal campo i sospetti manifestando la disponibilità «a un futuro nuovo appuntamento con il Consiglio comunale anche su questo tema». Significa che il governatore «ci ha preso gusto», sussurra qualcuno maliziosamente…
Antonio Cantisani
redazione@corrierecal.it
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