REGGIO CALABRIA Più di mille persone hanno partecipato nell’auditorium “Calipari” del consiglio regionale alla protesta degli operatori privati della sanità contro il commissario Massimo Scura. Provenienti da ogni parte della regione, dipendenti e titolari dei laboratori privati convenzionati aderenti alle associazioni Anisap e Federlab, hanno manifestato il «loro forte dissenso – come ha detto Edoardo Lamberti Castronovo, uno degli organizzatori – contro l’operato dell’ing. Scura e i suoi programmi di tagli lineari alla sanità privata convenzionata». Numerosi gli interventi di parlamentari e consiglieri regionali, che hanno solidarizzato con i manifestanti e che hanno chiesto al governo la rimozione del commissario Scura. «Non siamo di destra o di sinistra – ha detto Edoardo Macino, legale rappresentante di Anisap – e chiediamo ufficialmente al governo la rimozione di Scura, il quale ha persino rifiutato di aprire un negoziato, per com’era stato proposto dalla terza Commissione regionale, proprio con l’intento di individuare un percorso concordato che consentisse la normale attività degli operatori convenzionati che in molti casi rischiano di chiudere le attività con il conseguente licenziamento del personale dipendente, migliaia di persone in tutta la Calabria». Il delegato alla Sanità della giunta regionale Franco Pacenza, nel suo intervento, ha ribadito «la necessità della rimozione del commissario Scura poiché con la sua programmazione ha ulteriormente indebolito i servizi di prevenzione sul territorio, scaricando l’emergenza-urgenza, senza filtro, sulle aziende ospedaliere». Secondo quanto reso noto dagli organizzatori dell’iniziativa, il ministro della Sanità Giulia Grillo, su sollecitazione dei parlamentari di Forza Italia Francesco Cannizzaro e Marco Siclari, ha convocato per martedì 19 giugno a Roma le parti per affrontare i temi della vertenza.
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