COSENZA «Finalmente ci siamo. Si parte con i lavori!». È quanto ha dichiarato con soddisfazione il presidente di Ance Cosenza Giovan Battista Perciaccante (nella foto) dopo la sottoscrizione, presso la sede di Confindustria Cosenza, del protocollo d’intesa tra Sjrio Scpa, Ance Cosenza e le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, relativo alla contrattazione d’anticipo per la realizzazione dei lavori di costruzione del terzo Megalotto della S.S. 106 “Jonica” dall’innesto con la statale 534 (Km 365+150) a Roseto Capo Spulico (Km 400+400).
«La stipula a livello locale della contrattazione d’anticipo – ha aggiunto Perciaccante – rappresenta un momento importante e di grande valenza, che testimonia il ruolo primario delle parti sociali protagoniste nella costruzione di percorsi di condivisione preventiva delle regole previste dalla contrattazione collettiva, di quelle riguardanti la sicurezza nei luoghi di lavoro e di tutto quanto attiene al possibile controllo sociale rispetto alle problematiche connesse alla legalità, grazie anche ad uno specifico protocollo di legalità teso al monitoraggio dei flussi di manodopera».
«L’opera – ha continuato il leader dei costruttori cosentini – riveste un’importanza primaria per il territorio sia in termini economici che occupazionali, tenuto conto che è previsto l’impiego di migliaia di lavoratori anche attraverso imprese locali impegnate nell’esecuzione delle attività. In questa ottica assume rilevanza strategica il sistema della bilateralità legata al contratto applicato dall’Ance, che prevede le garanzie di Cassa Edile, i benefici della formazione garantita dell’Ente Scuola Maestranze Edili e l’assistenza rispetto ai temi della sicurezza grazie al Comitato Paritetico Territoriale».
«L’impegno pressante – ha concluso il presidente di Ance Cosenza Perciaccante – è assicurare la partenza di quegli appalti medio piccoli, a dimensione di imprese locali, così come previsto dalle importanti previsioni che interessano, anche gli interventi relativi al dissesto idrogeologico, quelli attinenti alla mitigazione del rischio sismico, dell’edilizia scolastica e sanitaria, di agenda urbana, dei borghi e dei centri storici, Cosenza in primis. Se tutto ciò dovesse essere attivato insieme e con la giusta concentrazione, si potrebbe garantire un effettivo momento di svolta per l’economia locale ancora attraversata da sofferenze e ritardi strutturali».
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