CATANZARO Il più antico museo della Calabria, pur preservando la sua peculiarità di custode delle memorie antiche, si fa promotore di un moderno linguaggio artistico e lo fa affidandosi al talento di Tommaso Palaia che, per l’occasione, ha creato un progetto strettamente connesso allo spazio espositivo. La mostra “Limite-Illimitato” – ideata da 4culture Srls e patrocinata dalla Provincia di Catanzaro e dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro – è stata inaugurata ieri pomeriggio March – Museo archeologico e numismatico provinciale di Catanzaro e potrà essere visitata fino al 15 luglio. Introdotti da Simona Cristofaro di 4Culture, l’Ente gestore del March (affiancata da Antonio Vatrano), all’inaugurazione, hanno partecipato il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, la dirigente del settore competente Rosetta Alberto, il vice sindaco di Catanzaro, Ivan Cardamone, il direttore dell’Accademia di Belle arti, Vittorio Politano.
“Limite – Illimitato”, realizzata anche con la partecipazione di e-bag, rientra nel novero di un progetto a lungo termine ideato dalla 4culture, soggetto gestore del March, finalizzato ad indagare le peculiarità e la forza degli artisti e dell’arte calabrese, moderna e contemporanea.
«Le opere di Palaia – spiega Simona Cristofaro – tracciano una grande mappa del tempo che ha come sfondo l’universo e le trasformazioni degli oggetti al suo interno. Le trasformazioni del cosmo, impercettibili per l’occhio umano, si traducono per l’uomo in un dinamismo emotivo, che si esplica nella memoria del passato, nell’attenzione al presente e nell’attesa del futuro. Se il passato non è più, se il presente si dissolve nel passato, poiché impossibile dilatare o fissare l’istante attuale, se il futuro non è ancora, allora il tempo è un miraggio, ma un miraggio dinamico che modifica ed influenza l’essere dell’uomo. Il tempo è un’estensione soggettiva dell’animo. Passato, presente e futuro sono concetti ingannevoli, proprietà emergenti ed irreversibili degli stati di percezione dell’uomo che non riesce a pensarsi se non calato nel Tempo Universale. L’universo diventa così un concetto Limite-Illimitato, che irrompe in ogni “atomo del reale” e che diventa la misura di ogni conoscenza».
«Con l’allestimento della mostra personale di Tommaso Palaia l’amministrazione provinciale di Catanzaro e il qualificato e professionale soggetto gestore, 4Culture, danno prova di lungimiranza e grande capacità organizzativa e programmatica mostrando la capacità del Museo archeologico di fare rete – ha affermato il presidente Bruno -. Del resto, il March è uno degli elementi costitutivi della rete museale, un’altra delle sfide raccolte dall’amministrazione provinciale di Catanzaro, nonostante le difficoltà vissute dagli Enti locali. Mentre nel resto d’Italia i musei rischiano la dismissione la Provincia di Catanzaro ha rilanciato riaprendo al pubblico, in continuità con il lavoro svolto dalla precedente amministrazione, un complesso di straordinario pregio, funzionale e innovativo, dove c’è spazio per la multimedialità e l’eccellenza formativa. Tommaso Palaia è un giovane talento artistico calabrese, espressione dell’Accademia di Belle arti con cui abbiamo una proficua collaborazione: espressione della qualità formativa di questo istituto. Non possiamo che essere orgogliosi di quanto fatto con la preziosa collaborazione dei privati con cui abbiamo instaurato una sinergia positiva: alla luce delle difficoltà esistenti nel settore pubblico, senza questa unione di forze sarebbe difficile procedere. Ancora una volta, invece – conclude Bruno – dimostriamo ancora una volta di essere una Provincia viva, capace di produrre servizi di qualità e cultura».
x
x