Ultimo aggiornamento alle 23:04
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

Ennio Apicella, il prescelto

“Respinta” la candidatura del dirigente regionale Barbaro, il segretario generale della giunta va verso una riconferma. La sua proroga però è stata coperta da un “omissis”

Pubblicato il: 18/06/2018 – 18:05
Ennio Apicella, il prescelto

CATANZARO C’è chi è troppo tecnico e chi è predestinato. Appartiene alla prima schiera Carmelo Barbaro, dirigente regionale che si era proposto per diventare il nuovo segretario generale della giunta Oliverio. Nel secondo elenco deve essere iscritto – almeno stando agli atti ufficiali – Ennio Apicella, il burocrate che guida il Segretariato fin dal principio. Scelto dal governatore, è assai probabile che sia confermato. Nell’iter che potrebbe portare al rinnovo del suo contratto, però, c’è qualche passaggio curioso e un ancor più curioso “omissis”.
BARBARO “RESPINTO” Conviene, però, fare un passo indietro. E raccontare il tentativo di trovare un nuovo manager per una delle postazioni strategiche della burocrazia regionale. Come prescrive la legge, la giunta si era rivolta ai dipendenti di ruolo. Il primo step dev’essere un avviso interno: lo scopo è quello di valorizzare il personale di ruolo e di evitare di svenare le casse pubbliche. Era arrivata una sola candidatura interna, quella di Carmelo Barbaro, dirigente di lungo corso. Forse troppo lungo, stando alle valutazioni espresse nella delibera di giunta regionale che ne ha “respinto” la candidatura: nel curriculum gli incarichi dirigenziali sono «risalenti e cessati da oltre un decennio» e il ruolo di guida dell’Audit, ricoperto più di recente, è troppo diverso dai compiti che gli sarebbero assegnati come segretario generale al posto di Ennio Apicella. In più, dal percorso professionale di Barbaro – è l’opinione della giunta – non emergerebbero ruoli dirigenziali svolti in relazione «alla verifica dell’andamento della gestione con riferimento agli indirizzi politici del presidente». Troppo tecnico e poco “politico” il profilo del manager originario di Locri. Alla giunta Oliverio evidentemente serve altro, in vista della parte finale della legislatura. E serve «con urgenza», come chiarisce il verbale di giunta. Intanto, la casella rimane (ancora) scoperta.
L’OMISSIS NELLA DELIBERA Non in senso assoluto, ovviamente. La delibera di giunta lo copre con un “omissis”, ma – una volta “respinto” Barbaro – la politica si è adoperata per prorogare la nomina di Apicella. Non lo ha forse considerato un dato di interesse pubblico. Dunque la proroga nella delibera non c’è. Il Corriere della Calabria ha recuperato il passaggio nascosto: «Allo scopo di evitare interruzioni nello svolgimento delle attività amministrative del dipartimento Segretariato generale e nelle more dell’espletamento della procedura di avviso pubblico rivolto agli appartenenti ai ruoli dei dirigenti di altre amministrazioni pubbliche e agli esterni alla pubblica amministrazione, la giunta regionale dà atto che l’avvocato Ennio Apicella è prorogato nell’esercizio delle funzioni di segretario generale della giunta regionale per 45 giorni». Quarantacinque giorni: nel frattempo si darà il via alla ricerca “esterna” del nuovo (?) grand commis. Come? L’avviso, per la verità, è comparso per qualche ora sul portale della Regione, poi è scomparso. Altro mistero. Che, secondo i bene informati, porterà l’attuale segretario generale riconferma, passando attraverso l’articolo 8 della Legge regionale numero 31 del 2002. Dopo aver fatto fuori (per lo scarso feeling con la politica) l’unico interno che aveva superato la selezione, restano soltanto gli esterni. In teoria un perimetro molto vasto, ristretto dalla norma regionale (ma dovrebbe essere preponderante quella nazionale): la richiesta è che «il soggetto sia di particolare e comprovata qualificazione professionale, che abbia effettivamente svolto funzioni dirigenziali per almeno quindici anni in organismi, enti o aziende, pubblici o privati, ovvero che provenga dai settori della docenza universitari con esperienza quindicennale o dai ruoli delle magistrature o dell’avvocatura dello Stato e abbia conseguito la nomina a magistrato di Corte di Appello od a qualifica equiparata, purché sia in possesso dei requisiti previsti dall’art. 25 della legge regionale 13 maggio 1996 n. 7 per la nomina a dirigente generale, a eccezione dei cinque anni di anzianità in qualifica dirigenziale». Campo non proprio vastissimo. Nel quale Apicella, dopo aver superato la concorrenza interna, passando per uno strano “omissis”, si propone tra i favoriti. Sarà lui il prescelto?

Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x