COSENZA La conferma che tutti i cosentini aspettavano: Piero Braglia sarà anche per la prossima stagione l’allenatore del Cosenza Calcio. È, forse, il primo grande colpo di mercato e lo annuncia il patron Guarascio al termine dell’incontro con il primo cittadino Mario Occhiuto. Festa grande quella nel salone di rappresentanza del municipio dove i calciatori che sabato hanno conquistato la serie cadetta sono stati ricevuti dal sindaco, dal suo vice e da buona parte della giunta comunale. «Vogliamo che il mister Braglia continui a guidare la nostra squadra – dice Eugenio Guarascio -, ci siamo parlati ieri e quindi abbiamo raggiunto un accordo». La stretta di mano davanti a tutti sigilla l’intesa che il mister commenta con parole di rito. «Fa piacere rimanere, vedere i tifosi contenti così come il presidente mi regala una grande gioia».
LA CERIMONIA Non sarà il colpo d’occhio di 20mila anime assiepate sui gradoni dello stadio ma questa volta a fronteggiarsi sono due presidenti che in qualche modo hanno lasciato in modo indelebile la loro firma sulla storia del calcio nella città di Cosenza. Da una parte l’avvocato Peppino Carratelli, presidente dei lupi nell’anno della promozione in B trent’anni fa, e dall’altro Eugenio Guarascio, presidente della promozione dei giorni scorsi. Il primo omaggio che il sindaco elargisce è proprio al “vecchio” presidente. La targa ne ricorda l’impegno profuso non solo per la sua attività da presidente ma anche da sindaco. Poi tocca a Guarascio e alla squadra. «Quello che avete fatto – dice Occhiuto rivolgendosi ai calciatori – è importante come una qualsiasi azione di governo. Siamo apprezzati non solo dalla Lega ma anche da altre realtà calcistiche e questo mi rende molto orgoglioso soprattutto se ripenso a quando questa avventura calcistica è iniziata. È logico che non ci possiamo fermare solo alla serie B, ci dobbiamo prefissare nuovi traguardi e soprattutto dobbiamo continuare a dare il meglio di noi stessi». Anche Occhiuto veste rossoblu, la maglia gliel’allunga proprio Guarascio prima di dire:« Abbiamo sfidato grandi squadre, abbiamo dato una speranza a questa città e un esempio di tenacia. Ora ovviamente dobbiamo mantenere la categoria e dobbiamo fare le cose con maggiore responsabilità. Ci confronteremo con grandi club e grandi città».
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