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Muratore catanzarese ucciso a Perugia, chiesti due ergastoli

Sono sei le persone sotto processo per l’omicidio del 37enne Roberto Provenzano. Sollecitate pene per 120 anni totali per gli altri quattro imputati

Pubblicato il: 21/06/2018 – 20:40
Muratore catanzarese ucciso a Perugia, chiesti due ergastoli

PERUGIA Chieste pesanti condanne per i presunti responsabili della morte di Roberto Provenzano, il muratore 37enne originario di Catanzaro freddato con un colpo di pistola alla testa nella notte del 29 maggio 2005 nella sua abitazione a Ponte Felcino, a Perugia. Il caso si era riaperto nel 2015 dopo la maxi inchiesta dei Ros, coordinata dalla procura distrettuale Antimafia di Perugia. e che aveva portato anche all’arresto di sei persone, coinvolte secondo la Procura di Perugia, nella morte del muratore, grazie all’operazione “Sottotraccia” dei Ros, con al centro delle indagini  una proiezione della cosca “Farao-Marincola” di Cirò, da tempo operante in Umbria. Un’operazione che aveva svelato un massiccio traffico di droga, in particolare cocaina, comprata in Calabria per ingrassare le piazze dello spaccio perugino.
Dopo l’uscita di scena di Gregorio Procopio per il quale si è proceduto separatamente, rimangono in piedi le posizioni di Salvatore Papaianni e Vincenzo Bartolo, che secondo la procura sarebbero stati gli “istigatori” dell’omicidio. Giuseppe Affatato, sempre secondo l’accusa, oltre a concorrere con gli altri due nell’istigazione all’omicidio, sarebbe stato colui che avrebbe portato a conoscenza Papaianni e gli altri del comportamento di Provenzano nell’ambito dell’attività di spaccio. È proprio qui che sarebbero sorti contrasti con la vittima, tali da far maturare il progetto omicida.
È quanto sostiene l’accusa che oggi in aula ha chiesto l’ergastolo per Papaianni e Affatato. I pm Giuseppe Petrazzini e Gemma Miliani, hanno chiesto inoltre 30 anni per: Francesco Elia, Antonio Procopio, Vincenzo Bartolo, Platon Guasi. A questi ultimi viene contestato di aver preso parte al delitto. Si torna in aula il 20 settembre per la discussione delle difese.

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